Carlo Olivari – Attualità di distacco e momenti passati--A. C. Ediemme Edizioni Italiane – Salerno – 2019 – pag. 89 - € 13.00
Carlo Olivari è nato a Genova, dove risiede attualmente. Laureato in Filosofia è stato per anni docente di ruolo nel Liceo Scientifico Martin Luther King della sua città. Appassionato di poesia fin dall’adolescenza, ha pubblicato numerosi volumi di liriche. È inserito in varie antologie e collabora a riviste come “La Nuova Tribuna Letteraria” e “Le Muse”. Ha conseguito molti premi e riconoscimenti. Molti i critici accreditati che si sono occupati della sua produzione.
Attualità di distacco e momenti passati, il libro del Nostro di cui ci occupiamo in questa sede, presenta una prefazione di Fulvio Castellani ricca di acribia.
La raccolta è scandita in due sezioni: Parte Prima Distacco e Parte Seconda Momenti passati.
Caratteristica particolare della raccolta è la forma di tutti componimenti, dei quali molti brevissimi, che sono tutti centrati sulla pagina.
I testi per il loro stile lapidario possono essere letti come degli epigrammi o degli aforismi e sono raffinati e ben cesellati.
Una stabile presenza di spleen e malinconia pervade le poesie che sono molto spesso riflessioni dell’io – poetante nel suo ripiegarsi solipsisticamente su sé stesso o nell’entrare nelle vite presunte di personaggi, soprattutto figure familiari, che sono dette con urgenza e con una buona presenza di affetto e sentimento.
Il distacco nominato nel titolo si riferisce alla riattualizzazione di momenti passati intesi non con aperture vanamente nostalgiche e tristi, ma con la sete e il tentativo di riviverli per un uso produttivo come una provenienza, se il passato stesso può essere maestro di vita e la felicità umana può essere affidata anche alla memoria, non solo quella dell’infanzia e dell’adolescenza.
Lapidarie le poesie di Olivari che tendono a sottolineare spesso la fugacità della vita e in questo il poeta segue le orme del suo carissimo padre Pietro poeta del quale lo stesso Carlo ha curato la pubblicazione di una raccolta di poesie postuma.
Il ritmo sincopato dei componimenti procede incalzante e ricco di musicalità e le poesie, ad esclusione di quelle brevissime, decollano sulla pagina leggermente per poi planare con eleganza nelle chiuse.
Anche una descrizione della natura coinvolge il poeta con splendide accensioni liriche quando vengono nominati alberi o il cielo e il mare.
A proposito del mare in Mar ligure vengono decantate le acque del luogo natio del poeta da lui amato con profonda passione e dal quale affiorano le sue radici.
Una patina di classicità tende a inverarsi nei componimenti e non manca il riferirsi all’età dell’innocenza che è l’infanzia. In Da rivierasca finestra d’infanzia bellissima poesia ritroviamo non solo neo lirismo ma anche idillio ed elegia quando vengono nominati olivi, edera, oleandri che divengono qui correlativi di una poetica della gioia quando il poeta si fa fanciullino pascoliano e riesce a stupirsi e a meravigliarsi con tutta l’anima.
Chiarezza rara nella poesia contemporanea insieme a luminosità connota questi versi icastici e nello stesso tempo leggeri e spesso nei componimenti lunghi in varie strofe si nota un lungo ed ininterrotto fluire delle parole.
E la religiosità. In Voce di Dio, composizione che chiude la raccolta, il poeta rivolgendosi al Signore dice che quest’ultimo è certamente conscio in lui con la sua altissima voce che è anche inconscia presenza nel suo intimo.
*
Raffaele Piazza
Nessun commento:
Posta un commento