venerdì 15 gennaio 2021

RIVISTA = LE MUSE


***Le Muse----Bimestrale per il mondo dell’arte e della cultura – Anno XX – dicembre 2020
Le Muse è una rivista d’arte e cultura fondata da Paolo Borruto e Maria Teresa Liuzzo venti anni fa e quindi può considerarsi storica nel nostro panorama letterario, scenario nel quale molte riviste di questo genere terminano il loro iter dopo poco o pochissimo tempo dai loro inizi. Le Muse è organo ufficiale dell’Ass.ne Lirico – Drammatica Arte e Cultura Pasquale Benindende.
Maria Teresa Liuzzo ricopre i ruoli di Editore, Direttore Responsabile e Direttore Pubbliche Relazioni.
I vicedirettori sono Davide Borruto e Stefano Mangione e lo stesso Borruto è Direttore della Redazione e gestisce i rapporti con gli Istituti Culturali.
Molto nutrito il Comitato Letterario di Redazione del quale ha fatto parte la figura di spicco di Giorgio Bàrberi Squarotti. Le Muse annovera Corrispondenti Esteri in Romania, Spagna, U.S.A. e Argentina.
La Direzione e l’Amministrazione di Le Muse sono a Ravagnese di Reggio Calabria e tra le riviste artistiche cartacee del Meridione, quella che prendiamo in considerazione in questa sede può considerarsi una delle più compiute ed eclettiche.
Ricchissimo il sommario che presenta l’Editoriale di Davide Borruto che ricorda la scomparsa verso la fine del nefasto, a causa della pandemia 2020, di due giganti dell’arte italiana, ovvero Gigi Proietti e Stefano D’Orazio, che sarebbe molto riduttivo indicare solamente come il batterista dei Pooh.
Da segnalare lo scritto Osservatorio Internazionale, La quiete edenica Qualche parola su Athananse l’esicasta a cura di Mauro Decastelli. Interessante la rubrica La lanterna di Diogene che include lo scritto di Chiara Ortuso Lame di bellezza: I Tulipani viola di Antonella Di Siena; come scrive la Ortuso nella raccolta della Di Siena s’incontrano dolore ed esistenza che s’incrociano in uno scroscio indistinto di cromatiche impressioni e variopinte emozioni.
Presente la rubrica “Nuovo Circolo Ermeneutico” a cura di Bartolomeo-Theo Di Giovanni.
Il personaggio del mese in Autori del Terzo Millennio è Cecilia Minisci insegnante e poetessa che ritroviamo in un servizio a cura di Chiara Ortuso. Come scrive la curatrice in Il verseggiare intimo di Cecilia Minisci l’interiorità come sede recondita di un vissuto che si fa parola cadenzata, prepotente logos d’intelletto, muovendosi tra le pagine di una memoria che brucia, in maniera impercettibile il palato dei ricordi per riaffiorare sul sagrato dell’anima; sul palcoscenico di una psiche limpida e chiara nella sua continua ricerca di valori dinanzi allo spettacolo gaudente di un mondo che appare come coagulo di sangue e finzione con uno spettro di afflizione e noncuranza mentre la trama dell’esistenza continua incessante il suo sinuoso ma deciso incedere tra le riflessioni di chi precipita, con lo spirito in fiamme, nel baratro di un inabissato mare che solitario attende.
Nel bimestrale s’incontrano saggi e recensioni di qualità, tra le quali la firma di Antonio Spagnuolo, ed una Rubrica dedicata all’esercizio della satira attraverso la metrica della filastrocca a cura di Maria Teresa Liuzzo.
Una lettura impegnata, un caleidoscopio di articoli e testi poetici connotati dal comune denominatore della qualità a dimostrazione che, ancora una volta, anche nell’era di internet, scommettere sulla poesia e l’arte in generale con espressioni cartacee si rivela una scelta vincente per i valori dell’essere che sono ancora in piedi in un mondo dominato dalla mentalità dell’avere.
Un’immersione tout-court nella bellezza che supera di gran lunga la mentalità del mero apparire, bellezza e cultura che ancora esistono finalizzate ad un accrescimento d’anima.
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Raffaele Piazza

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