sabato 28 agosto 2021
SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELA FAZIO
**Raffaela Fazio – Meccanica dei solidi--puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2021 – pag. 85 - € 12,00
Meccanica dei solidi include uno scritto introduttivo di Paolo Ruffilli intitolato L’attraversamento del limite e al termine della sequenza delle poesie il brano di Giancarlo Pontiggia L’ago della bilancia.
Ogni componimento della raccolta presenta a fronte la traduzione in inglese.
La meccanica è una parte della fisica che studia il moto e l’equilibrio dei corpi e definire un volume di poesia Meccanica dei corpi è un fatto spiazzante per l’avvicinamento di fisica e letteratura e questo dimostra che in poesia tutto può essere detto e che qui i solidi hanno una valenza simbolica e metaforica nell’essere espressione, per una forma di spostamento semantico, presumibilmente anche delle emozioni e dei sentimenti che costituiscono quello che la poesia può veicolare in ogni lettore.
Come scrive Ruffilli mai titolo poteva essere più indovinato per questo libro nel dettaglio del particolare e nell’estensione simbolica della definizione. Non solo perché di meccanica dei solidi si sta parlando mentre avviene l’accadimento della prima poesia ma anche perché gli avvenimenti di tutti i testi della raccolta hanno a che fare con lo stesso processo.
Un primo elemento da prendere in considerazione nella poetica della Fazio espressa in questo libro è la forte dose di corporeità di fisicità nelle descrizioni che produce tramite immagini crude e talvolta violente che hanno il dono del turbamento: Per lui un quinto colpo/ Si schianta nella testa/ l’ultimo tratto di filo spinato. / E il carico scompare/.
Se in poesia tutto è presunto in questa raccolta domina una forma astratta nel dire le parole con urgenza nella loro rarefazione e compattezza attraverso maniere che sono sicuramente strutture anarchiche e che sforano l’alogico. Ed è presente incontrovertibilmente una venatura neo orfica che dà ai testi una forte impronta di magia e mistero.
Tutta la partita si gioca tra detto e non detto in un ipersegno che si realizza e che porta a quell’attraversamento del limite di cui parla Ruffilli. E se il limite stesso non è superato ma almeno attraversato questa è una cosa che può accedere solo in poesia perché la poesia stessa è sempre metafisica e raggiunge lo scopo raggiungendo l’indicibile.
C’è da mettere in luce che anche un tono assertivo epigrammatico con tonalità spesso gnomiche è presente nella raccolta che è veramente originale nel seguire Raffaela un personalissimo sperimentalismo. Domina un senso di onirismo purgatoriale in tutto il volume e vengono nominate situazioni estreme come nella descrizione di una persona che si lancia probabilmente nelle acque di un mare, di un fiume o di un lago per soccorrere un qualcuno che non riemerge.
Tutto è giocato in situazioni paradossali da nonsense non senza luci e ombre kafkiane o beckettiane e importante è la presenza di un tempo che non è quello lineare degli orologi e si avverte una forte atemporalità e vaghezza in quello che può essere considerato un esercizio di conoscenza.
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RAFFAELE PIAZZA
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