** “Labirinto”
Fuori dal labirinto le dita stringono
l’inseparabile livido della solitudine:
armonia che stacca il vento sui nodi,
segno che incrocia conchiglie di luci
e inverte raggi in un groviglio di lampi.
Inconsapevole, censura il tempo ogni sogno,
la nota che strappa dalle mani
sorte dei fuochi.
Questa eterna apparenza è un filo di spine
che dischiude da una ignota passione
ombre spettrali.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
Nessun commento:
Posta un commento