sabato 12 marzo 2022
SEGNALAZIONE VOLUMI = SILVIA MARZANO
**Silvia Marzano – "Liriche scelte" -- Guido Miano Editore – Milano – 2021 – pag. 79 - € 15,00
Liriche scelte, la pubblicazione antologica delle poesie più significative, emblematiche e paradigmatiche della produzione letteraria di Silvia Marzano, che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta una prefazione di Enzo Concardi esauriente e ricca di acribia.
Come scrive il poeta e critico letterario, nonostante la solida e conclamata formazione nel campo speculativo, la sua poetica risente in minima parte dell’influenza del pensiero nella costruzione delle strutture e dei contenuti lirici, anche se – occorre dire – riposte in diverse immagini si celano visioni precise del mondo e del rapporto con la natura.
Il testo composito e articolato racchiude componimenti selezionati dai seguenti libri di poesia della Marzano: Anemoni bianchi (2001), Arcani di-segni (2007), Poesie per la mamma (2013), Anemoni bianchi e altro (antologia di poesie) (2015) e Ad ogni ora (2019).
Sospensione e una certa magia della parola sembrano essere le cifre essenziali della poetica della Marzano e la natura su sfondi di cieli stellati o illuminati dal sole, pare essere la protagonista del volume insieme all’acqua che viene spesso nominata, un’acqua che diviene simbolo di rigenerazione e purezza.
La poetessa sa inventare immagini cariche di fascino e bellezza che sgorgano le une dalle altre e c’è un tu al quale la poetessa si rivolge, personaggio del quale ogni riferimento resta taciuto, in un crescendo di suspense e mistero. Una parola detta sempre con urgenza è il filo rosso, il comune denominatore che caratterizza il poiein di Silvia, con suggestioni attenute nell’emozionare il lettore, una parola carica di icasticità in connubio sempre con la leggerezza.
Un’altra caratteristica saliente delle composizioni contenute del volume è quella della chiarezza e dell’immediatezza dei dettati, elemento però che non prescinde da un notevole scarto dalla lingua standard nelle stringhe di parole che costituiscono ogni singola poesia.
Un’effusione tutta elegiaca e che ha anche qualcosa di filosofico ritroviamo in L’acqua di tutto il mare: L’acqua di tutto il mare/ ho filtrato per rivedere la luce/ che ho accolto nel tuo sguardo un mattino/ fresco di rugiada/ come il primo giorno del mondo.
Nella suddetta poesia il riferimento al mare diviene, nell’atto stesso immaginario del filtrarlo, metafora del naufragio cosmico di leopardiana memoria e il primo giorno del mondo diviene mistero, metafora proprio del tempo degli orologi, della durata e della creazione del mondo.
In Un petalo di sole leggiamo: Un petalo di sole, / uno squarcio di luce/ filtrava un mattino/ d’estate. / Era un petalo/ di sole/ splendente sotto un mazzo/ di rose.
Bella la sinestesia un petalo di sole, testimonianza dell’ansia dell’appagamento tramite la bellezza e lo stupore della poetessa, dinanzi all’immensità dell’universo nel divenire dell’essere da creatura a persona
La linearità dell’incanto è uno dei fattori essenziali nell’alchimia di questi versi che racchiudono idee complesse e articolate pure quando si fanno descrizione che non è mai fine a sé stessa in un consapevole e intelligente esercizio di conoscenza.
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Raffaele Piazza
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