“Polline”
Sei venuta fuori in quel tempo,
quando ho perso il reale ad interrompere
il registro dei pollini,
tanto eri perfetta.
Rimarrà sempre un coagulo
contrabbandiere come la poesia,
inseguendo lunghe sere nel candore
delle tue pupille.
Sgranata nell’aguzzo delle lettere
ammiccavo i tuoi baci nell’impazienza
di ditirambi inconcepibili.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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