lunedì 26 dicembre 2022
SEGNALAZIONE VOLUMI = FRANCESCA D'ERRICO
**Francesca D’Errico – "Grigio ardesia" - Aletti Editore di Altre Sembianze S.r.l. – Villanova Di Guidonia (RM) – 2022 - pag. 49 - € 10,00
Grigio ardesia, la raccolta di poesie di Francesca D’Errico che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta una prefazione di Alessandro Quasimodo sintetica e ricca di acribia.
Il testo è architettonicamente concentrato e per, la sua unitarietà formale e contenutistica, può essere letto come un poemetto.
I componimenti scorrono fluidi pari ad acque sorgive di ruscello e traspare nella versificazione un amore creaturale per la vita che ricorda quello espresso nel poiein del poeta indiano Tagore.br />< Ma poi da creatura, proprio tramite il mezzo della poesia, l’io-poetante stesso si fa persona, essere sotto specie umana capace di affrontare le situazioni dell’esistenza e di sconfiggere il male che, inevitabilmente, è sempre in agguato nei frangenti dell’esistenza stessa, che sono del tutto antitetici ai sentimenti espressi dalla poesia elevati e nobili anche nel nostro liquido postmoderno segnato adesso anche dallo spettro del fenomeno pandemia.
Notevole la densità nei versi che è semantica, metaforica e sinestesica e la D’Errico crea tessuti linguistici che, se sono molto immediati ad un primo livello di lettura, con uno sguardo più attento. sottendono una scaltrita coscienza letteraria e l’ordine del discorso procede per accensioni e spegnimenti veloci icastici e pieni di una grande forza espressiva.
Cifra essenziale della poetica di Francesca è quella di una scrittura definibile tout-court neolirica pervasa talvolta da espressioni elegiache, sintesi che vanno del tutto controtendenza nel panorama attuale della poesia contemporanea non solo italiana, e in questo alveo l’autrice produce forme che hanno caratteristiche inconfondibili e uniche nella loro originalità e questo è un grande pregio.
È un cuore quello della poetessa che porta con sé l’abbraccio boschivo del mattino e la vita in versi sembra farsi inno di lode se anche gli alberi sono vivi e animati e a questo proposito viene in mente il verso di Ponge sarebbe bello se un albero potesse parlare. Del resto la natura è protagonista nelle composizioni dell’autrice, natura idilliaca e sensibile che porta pace alla mente inevitabilmente immersa nel tran tran quotidiano che è decisivo, anche se è stato scritto da un poeta che anche pagare le bollette può essere vissuto come poesia e del resto Borges ha scritto che si dovrebbe vivere ogni momento poeticamente.
Proprio tramite il naturalismo connesso alla capacità di stupirsi e meravigliarsi di fronte ai sembianti che potrebbero essere del tutto estranei alla realtà urbana e che solo la poesia può evocare e materializzare in assenza, la D’Errico riesce a creare una poetica che è anche dell’ottimismo sconfiggendo il dolore e l’inesorabile limite che è la gabbia del tempo.
In ogni metafora, in ogni sinestesia, si realizza magicamente l’uscita dal tempo lineare e si perviene ad attimi infiniti che emozionano il lettore piacevolmente proprio come la bella tinta grigio – ardesia nelle sue venature che tendono all’azzurro.
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Raffaele Piazza
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