**“Indugio”
Nei filari scarlatti nascono ombre
spogliando le tue spalle al desiderio.
Troppo lontano lo spontaneo svelarmi
il sangue più volte inseguito da illusioni.
Per la mantiglia bianca che ti cinse,
di pizzo merlettata, luccicante,
che ripete il corteo degli alberi fioriti,
ho preso sulle braccia anche il ricordo.
Riconciliato agli attacchi del tempo,
che sfalda ed interrompe,
perdono l’addio!
Così,
trasfigurate e o scomparse le chimere
oscillano per tracce di richiami.
In frantumi la musica del tuo archetto,
come rabbia plasmata sulle labbra,
è il morso proibito per battiti veloci
che fremono smagliando l’inquietudine.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
Nessun commento:
Posta un commento