“Pieghe”
Finisce la linea della vita anche sul palmo
della mano tenera
dove la foglia assorbe luce
come ginestra dai veloci lampi.
Sussulta la tua foto a provocare
quel che sgorga dalla mia ombra,
per fremere stremato dall’amore.
Il mio terrore è ancora nelle pieghe
che non riesco a spianare,
ove scorreva il fascino increspato
del tuo sguardo.
Misteriose roteanti conferme
che sommergono il tempo
quando rosseggia di nuovo per fuoco
nel mucchio delle vene.
Quando sussurro di nuovo il tuo nome
e non c'è immagine.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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