Inseguo confuso la tua assenza
quasi fantasma lieve al palpeggiare,
per riaccendere il sesso corrusco
che devastava richieste più scomposte.
A spargere rimpianti come carne
è un travisamento ad ogni segno,
perché rispondi tra mirti d’argento
con labbra in un debito peccato,
ritornando a tempeste fuori meraviglie.
Dissolta ogni incognita un sanguinario
fedele prestigio riprende occulte catene
e mi impaura ogni dubbio.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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