** “Ferite”
Dal centro di figure ombrate
una selvaggia danza nomina lamenti,
con ali di grano tremolanti al suono
di corni e di flauti.
A ricercare nostalgiche armonie
scarta una disavventura di magie.
Solo un lume è la luce fuori campo
che scintilla e che annega sentimenti
nei doni del chiarore, ormeggiato
ai romantici passaggi della sorte.
Indifferente come un sasso stacca
il riposo delle chiacchiere
per abbassare lo sguardo del pudorebr />
di tutte le ferite mai scalzate.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
*
Nessun commento:
Posta un commento