martedì 30 aprile 2024
POESIA = ANTONELLA PIZZO
** I **
Assimila cosa somiglia la nostra bocca
alla rosa di un verso primitivo e oggi
lo strazio di un sorriso sbilenco e una ruga
nuova come una mattina nervosa
ci significava un trascorso di occhi
e orci di vino di uve sode e bianche
il lucido della schiena avverso ogni
ricordo e un parto ricco di placenta.
Il rimorso delle uova di piccione
che allevava il figlio del sellaio
che per dispetto schiacciammo
nel terrazzo
una mattina d’estate.
=
***
** II **
Dello scempio attorno
nulla si nasconde agli occhi dell’eternità
nulla vi importa di questo tempo buio
ma solo dove l’oltre illumina la gioia in voi
dove ogni fiore rispecchia il paradiso.
Così non vi arrabbiaste quando lei si prese la cassapanca
se la tenda col ricamo prezioso a lei tanto cara
finì nella discarica, scordata, per incauta distrazione
dentro un sacco pubblicitario del discount.
=
ANTONELLA PIZZO
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