lunedì 4 novembre 2024
SEGNALAZIONE VOLUMI = GIUSEPPE IULIANO
**Giuseppe Iuliano: "Cantimbanco" - Ed. Delta3 - 2024 - pag. 16 - € 3,50
Elegante opuscolo, quasi tascabile, offre dodici poesie di Giuseppe Iuliano, vergate in uno stile elastico e personale, e in un ritmo cadenzato che fa del verso un originale tocco di armonia.
Con determinata precisione egli dichiara: "La mia scrittura solco di penna/ è pugno di semenza senza grano./ Concima fatiche e sfinimenti/ dentro e oltre l'autunno e le sue pieghe./ Appunta fogli di inquietudine/ diario a pratica di giorni/ lacci di pena, spine di rabbia e noia." E manifesta in tutto il tragitto la disillusione che attanaglia quotidianamente chi nel luogo natio continua a sfuggire alla corrosione degli intervalli e alla scomparsa dei valori essenziali per una valida realizzazione del futuro.
Apre questa silloge il desiderio di approfondire, anzi di vedere "scorte di grano/ e ruota che sfarina sazietà/ a bocche di fame". Un chiaro naufragio che riprende tessitura di continui rimandi di solidarietà e distilla il nutrimento per una fase di ribellione.
Una consumata perizia stilistica, di uno scrittore che ha impegnato approfondimenti in decine di anni di studio, una pulsione dionisiaca, ma nello stesso tempo controllata o addirittura moralistica, un rigore di scrittura che avvince, diventa il liquido amniotico del routinario per una poesia che si stempera "con gambe di rifiuto e cuori di diserzione".
Iuliano cerca di porre un freno alla realtà fittizia e sceglie di rimanere nel tangibile come rappresentazione di immagini in un plastico livello comunicativo, che riemerge spesso dalle costellazioni della rappresentazione, perdendo quel carattere di fissità che rende la poesia incomprensibile.
Ogni cosa concreta allora cerca o crea la sua tempesta nello scenario delle proprie zolle, della propria storia, nel proprio "granaio di spighe vuote".
Concreto porgere di sillabe che dispiegano in consonanza un flusso che vorrebbe apertamente riscattare le sospensioni.
Scrittura bilanciata e consapevole, ricca di improvvise successioni che disvelano il canto delle proiezioni.
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ANTONIO SPAGNUOLO
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