giovedì 14 agosto 2025

POESIA = GABRIELE VIA


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"UN MULINELLO DI PETALI"
Un mulinello di petali
sull’asfalto si rompe per un nulla.
Fragile equilibrio di una struttura
sorta lì per lì, come un circo, o una galassia.
Senza che possa essere mai esistito
un suo prima, un suo dopo,
da nessuna parte, e per sempre.
Come una persona, unica
irripetibile creazione di Dio.
Non si cerca fuori ciò che sta dentro.
Origine, ragione, scopo.
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Per questo ci vestiamo e ci svestiamo;
per questo abitiamo i luoghi;
per questo il nudo è sacro.
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Un tessuto di lino, o di lana
di canapa o di cotone,
veste l’oblio di cui siamo fatti.
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Per questo i fanciulli ascoltano volentieri
improbabili storie e meravigliose
facendole immediatamente abitare
nell’officina della loro immaginazione.
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L’oblio e la persona
sono facce della stessa medaglia.
I discepoli non riconosco il risorto.
In un abbraccio il senso della vita.
( 29 aprile 2025)
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"QUANTO E' SIMILE LA GRAVIDANZA UMANA"
Quanto è simile la gravidanza umana
alla vita di un raccolto di grano…
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Quest’uomo antico, alieno e moderno
che non ha neanche più tempo per nascere…
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E che dopo essere fuggito da Dio
si è voluto separare
dall’umile destino del pane…
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Quanto è simile la sua rovina attuale
a una vecchia profezia dimenticata.
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Ma c’è un destino già scritto
sul guscio dell’uovo di tortora:
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è un insegnamento sottile,
come l’intraducibile mistero
di un incontro che è rivelazione.
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La prova della libertà umana è nuda,
simile al miracolo consapevole
della contemplazione.
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Un angelo cammina nel mondo
andando alla ricerca di amici.
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(13 maggio 2025)
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GABRIELE VIA

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