RECENSIONE = LUCETTA FRISA
LUCETTA FRISA – “L’emozione dell’aria” - Edizioni CFR – Piateda –(SO) – 2012 – pagg 187 - € 12,00
Lucetta Frisa è poeta, traduttrice, lettrice a voce alta.
L’emozione dell’aria è un testo scandito nelle seguenti sezioni: Basso ostinato, Desiderio senza parole, Les amusements, Peace Piece.
La raccolta si presenta composita e articolata e ben strutturata architettonicamente. La musica e la sua teoria sono spesso legate all’ordine del discorso.
Basso ostinato, il primo segmento, può considerarsi, in se stesso, come un poemetto composto da vari frammenti e che ha per sfondo il mondo delle note.
Le parti che lo costituiscono sono brevissime e tutte senza titolo; i piccolissimi brani che lo compongono sembrano essere tra loro collegati e si possono leggere come un insieme unico.
Ogni singolo pezzo inizia con la lettera minuscola e c’è quasi una mancanza totale di punteggiatura.
Il tono è caratterizzato da una vaga bellezza e la poetica dell’autrice può considerarsi di matrice lirica.
Notiamo magia, sospensione e leggerezza nell’incedere dei versi, che ha un tono quasi affabulante, nel suo fluire in brevi ed ininterrotte sequenze.
Alcuni brani sono scritti in corsivo e sembrano, per questa caratteristica, essere delle variazioni su un tema, per usare un termine di carattere musicale.
La forma è molto evocativa e si nota un marcato neo orfismo nei versi che possono essere letti spesso come venati da un certo carattere anarchico e che procedono per accumulo.
Assistiamo ad una forte concentrazione delle parole nella loro compattezza ed elevata concentrazione.
Si nota spesso una mancanza di senso e le immagini, costituite da brevi sintagmi, sono spesso indefinite, nel loro fluttuare sulla pagina.
In Basso ostinato i frammenti sono disposti in modo sparso sulla pagina ed evocano una certa astrattezza.
Nitidezza e luminosità del dettato vivono in queste pagine, che sembrano una partitura musicale, di un tipo di musica più dodecafonico che tonale.
Sembra che molto in questa poetica sia legato a sensazioni percettive.
Centrali i versi:-“…/la musica/ desiderio senza parole/…”-, , versi che sembrano essere in sintonia con il titolo della raccolta L’emozione dell’aria.
Il senso di quanto si legge si ricostruisce alla luce di un gioco tra detto e non detto.
In Desideri senza parole le poesie hanno tutte per nome temi di brani musicali: a conferma di quanto la stessa musicalità pervada questa raccolta: Allegro, Andante con moto, Presto, Con fuoco, Largo, Minuetto, Tempo di marcia, Passacaglia, Capriccio, Berceuse, Fuga, Finale, Credo.
La poeta riesce ad articolare un gioco originale e composto, fondato su un uno sapiente di una parola veloce, precisa, leggera ed icastica.
Nel suo insieme la raccolta presenta una grande unitarietà ed è presente spesso l’elemento della corporeità della voce poetante, nel suo relazionarsi con le parole, che costituiscono il tessuto linguistico sempre controllato e mai debordante, formato da versi anche di una sola parola.
Un libro che si potrebbe definire polifonico per le sue svariatissime sfaccettature.
RAFFAELE PIAZZA
*
da orecchio a orecchio
una scossa
la testa invasa
si sente nascere
tra le galassie
nel sottomare
sotto la sabbia
sopra le foglie
dalle crepe dei numeri
e del pensiero
voci
voli
fiato
di chi ama a muore
l’emozione dell’aria trova il suo alfabeto.
*
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