mercoledì 1 maggio 2013

SEGNALAZIONE VOLUMI = NINNJ DI STEFANO BUSA'

NINNJ DI STEFANO BUSA' : “Eros e la nudità” Ed. Tracce – 2013 – pagg. 95 - € 15,00 –
La ricchezza di metafore , che affollano deliziosamente questa nuova silloge , è il sussurro colorato che trasforma la poesia in un canto sempre più musicale e penetrante.
Ninnj Di Stefano Busà non è nuova nell’agone contemporaneo , e rappresenta senza alcun dubbio una delle figura più impegnate sia nella ricerca della scrittura , che la distingue per oculatezza e poliedricità , sia nel campo culturale sociale , per la sua dedizione quotidiana alla diffusione della poesia stessa.
Le tre prefazioni che aprono il volume, a firma di Walter Mauro , Plinio Perilli e Arturo Sachwarz , avviano alla lettura in maniera pacata e pregnante, dotate come sono di quel sottile impegno critico , che scava , con intelligenza ed emozione frenata , per evidenziare i pregi di un lavoro condotto in maniera estremamente equilibrato.
Eros ripete in queste pagine ogni suo discreto ed indiscreto piacimento , sfruttando l’improvvisazione della sfida , o la pungente intensità del desiderio , per divenire luce abbagliante e accattivante:
“Fomentare la luce, immaginarla
tra le pieghe del corpo: scivolarvi dentro,
intonarvi una canzone mai indossata,
(udita solo in sogno):
un battere d’ali in un remoto altrove,
oltre i giorni quieti della nudità,
come se fosse l’ultima volta.”
E la nudità, che a volte lo stesso Eros richiede impertinentemente, si presenta cauta e ingenua, per prestarsi ad una verità conosciuta e mai reinventata , per rincorrere come un lieve pensiero gli anfratti che le pieghe della pelle riescono a comporre.
“ S’intreccia ora all’azzardo
quel vento che odorava di cielo,
come un suono dolcissimo che ti abbandona,
un lembo di carne che si ripiega
nel sonno e coglie il sensuale desiderio
dei corpi.”
Gli elementi schietti che si rapportano all’umano sentire , intenso e a volte reso mitico perché soggiogato dalla memoria , sono desideri non immaginari o virtuali ma reali e frenetici che si susseguono tra i versi più trasparenti e impegnati.
ANTONIO SPAGNUOLO -

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