domenica 16 giugno 2013

POESIA = LIANA DE LUCA

IN SVIZZERA


In Svizzera si va per lasciare
il malloppo dei soldi o della vita.
Nel primo caso è facile fermarsi
nella solita banca di fiducia.
Facile anche nel secondo
dimostrare di essere incurabile
bere un bicchiere di aspro sapore.
Sempre si resta privi
della ricchezza o della malattia
di intercambiale importanza.
Ma del denaro rimane il libretto
e della vita soltanto il ricordo
(forse)
in vuota nullità di solitudine.
*

NESSUNA E’ IMPORTANTE...


...per la sua badante. Jannet
le porge il bastone all’uscita
le segnala i gradini e la sorregge
le frulla con la carne le carote
le apre le buste delle lettere
le ricorda che scade la bolletta
la segue con il cordless per la casa.

Lei la ringrazia e sorride
aspettando che esca per chiamare
gli amici suoi segreti e per mangiare
cioccolatini e champagne di nascosto.
Prova davanti allo specchio il vestito
che tanto richiamava sguardi e mani
ma si rimette pigiama e vestaglia
e alla televisione si consola
con le notizie sul papa in pensione.

E quando torna Jannet le propone
vecchi versi d’amore e di romanzi
come li avesse composti da poco
che quella ascolta curiosa e fidente.
Così riconquista un poco di spazio
e la badante si scorda il bastone.
*
PAESAGGIO CONTRO


Sul prato falciato
gli alberi mutilati
elevano al cielo braccia scheletriche.
Non il cantare d’una capinera
ma il cinguettare dei passeri
cerca la protezione delle foglie
contro il calore radente del sole.
Invano. L’unico riparo
sono i tetti spioventi delle case
e l’attenzione al lancio dei sassi
dei ragazzotti in calzoncini corti.
Scivola controluce la lucertola
retaggio d’una antica civiltà
inseguita dal gatto randagio
mimetizzato da tigre.
Indifferente la ragazza passa
protesa al prossimo incontro
nell’angolo furtivo di un portone.
E nell’attesa del nuovo rigoglio
sospesa è la natura indifferente.
*
POESIA INTERROTTA


Il mattino comincia a mezzogiorno.
Lavarsi i denti, sfilare il pigiama,
aprire le finestre per cambiare
l’aria limacciosa della notte,
fare colazione, sbloccare il telefono,
guardare alla TV le previsioni
del tempo e magari l’oroscopo,
sorridere al gatto del vicino
sul terrazzo limitrofo,
scegliere dal frigo le vivande
che richiedono breve cottura,
scendere a prendere la posta…


…e finalmente decidere
che è ora di svegliarsi e di riprendere
la poesia interrotta a metà…
*
LIANA DE LUCA

1 Commenti:

Alle 19 giugno 2013 alle ore 10:29 , Blogger Unknown ha detto...

Una poetessa che è capace anche di contagiare gli animi giovanili di poeti e amanti della montagna.

 

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