domenica 22 settembre 2013

UN INEDITO DI LEOPARDI

Inedito del Leopardi ?
*
Sei tu leggiadra amica a lambiccare
intimità di amante,
fanciulla di pietade avara.
Alli occhi miei niun confine vale,
e ti prego soccorra,
i’ m’accorgo sovente di star male
duro di nervo e di polpa struggente,
e tu conforta!
Per diletto della tua gioventù
levitando tornita infra le braccia,
presta ai miei tocchi il petto tuo fremente
come giovenca che irride.
Non voluto da alcuno, fuggente ed annoiato,
l’ultimo squillo …
Ma cosa è questa?
Impallidisce nello spazio mio breve
ed incosciente
la selva bruciata, per li tempi e l’ombre.
A te che sudori miei dolce lenisci
vorrei cantare in sogno
un sogno che a la mente improvvisa,
intorno alle tue vesti azzurre.
Come carbone vive de la fiamma,
trasborda le mie voglie infra i tuoi sensi
per conturbare il ventre.
L’indomito virgulto
se tu vedessi innanze
non lasceresti più or che lo vuoi
il delirio e l’ardor.
Contemplando il costume che ti adorna:
discinta e in ruinosi gorghi
arcane danze inventando al mio diletto.
**
GIACOMO LEOPARDI ( ? )

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