POESIA = PIER LUIGI GUERRINI
IL TEMPO DEL PAZIENTE
Sentire, aspettare, rincorrerlo,
consumarlo.
“mi manca e non lo riavrò più”.
Da bambino, non passava mai!
…poi, quante ansie, che batticuore!
A un certo punto,
mi appellavo alle virgole. Erano grandi,
smisurate, cercavano comprensione,
desideravano affetto che si presentava spesso in ritardo.
Dilatato d’estate (un ticchettio grondante),
condensato d’inverno nell’umido freddo buio anaffettivo,
sognante nelle rade giornate sboccia fiori,
d’un’insaziabile malinconia recriminosa tra solchi di foglie.
Un pensiero notturno mi rincorre, mi rilancia scadenze inutili,
esami da superare e mi sveglio col cuore in subbuglio…
Che strano il tempo, questo tempo d’inutili speranze!
(2013)
PIER LUIGI GUERRINI ----
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