giovedì 20 marzo 2014

SEGNALAZIONE VOLUMI = GIUSEPPE VETROMILE

GIUSEPPE VETROMILE (a cura di) : “Ifigenia siamo noi” - Ed. Scuderi – 2014 – pagg. 96 - € 12,50 –
Mini antologia poetica di sole donne : Lucianna Argentino , Gaetana Aufiero , Victoria Artamonova, Floriana Coppola , Ulrike Draesner, Federica Giordano , Anila Hanxhari , Giovanna Iorio , Amalia Leo , Ketti Martino , Vera Mocella , Rita Pacilio , Vanina Zaccaria , Regina Celia Pereira de Silva, Anna Tumanova , Monica Rink, in un vorticoso rincorrere la mitologica figura di Ifigenia, figlia di Agamennone e Clitemnestra , o secondo altra versione figlia di Teseo e di Elena. Per la narrazione Ifigenia doveva essere sacrificata agli dei per concludere la spedizione contro Troia , ma Artemide riuscì a sostituire la donna con una cerva, rifugiando poi la fanciulla in Tauride. Qui a tratti le composizioni poetiche prendono il colore della narrazione , quasi ( come per Argentino ) il tono discorsivo che abbandona consapevolmente l’armonia del verso. Il prevalere dell’illusione tra le scie dei sogni per una terrazza aperta sull’abisso (Aufiero). O il duro sorseggiare delle figure che giocano con la pelle e le pietre (Artamonova). Come egregiamente sospesa la tastiera lirica del verso per un canto quotidiano e domestico (Coppola) . Nell’ aspra versione tedesca lo schiudersi dei minuti è una ninna nanna leggera che riflette un sussurro (Draesner). Ed i testimoni desiderosi di luce nel tempo dell’ara insanguinata (Giordano). Ancora le parole diventano favole violacee in nome dell’amore (Hanxhari). O le dolci pietre chiudono incredibilmente ferite nel riflesso argentato della luna (Iorio). Per un candido velo sbocciano emozioni nel fantasioso rintocco dell’amore (Leo). Nel cigolio del tempo ricerca il tepore della primavera, nel disordine delle immagini e nella ridondante tenerezza (Martino). Non c’è carezza che non sappia filtrare le nostalgie di un fremito (Mocella) . O lo scivolare attento di una rivelazione risucchia taciturne illuminazioni (Pacilio). Per una visione di vele nere o per la tremolante luce il vento ripose all’orizzonte per il ritorno di fiamme (Zaccaria). Una valida incisione in momenti di emozione o di risvlamenti (Pereira de Silva). Nell’orgoglioso perdono della spensieratezza l’ornamento dei libri e dei sogni (Tumanova). La vanità e l’abisso , l’umiltà e il perdono fra i registri di miele (Rinck). Un tentativo , questo di Vetromile , che merita particolare elogio , in questo momento buio nel quale la “poesia” cerca di sopravvivere e di offrire un delicato arpeggio di speranze.
- ANTONIO SPAGNUOLO -

3 Commenti:

Alle 20 marzo 2014 alle ore 13:56 , Blogger C.L.A. - Circolo Letterario Anastasiano ha detto...

Grazie, carissimo Antonio, anche a nome delle Autrici di questo mio terzo progetto antologico, per averne dato notizia sul tuo seguitissimo blog, e per aver individuato il cuore essenziale dei rispettivi dettati poetici, tutti ispirati all'ampio tema del "sacrificio" di Ifigenia.
Giuseppe Vetromile

 
Alle 22 marzo 2014 alle ore 02:49 , Blogger Federica Giordano ha detto...

Grazie mille Antonio per questa preziosa lettura del nostro lavoro!

 
Alle 24 marzo 2014 alle ore 07:16 , Blogger Regina Célia ha detto...

Caro Antonio, grazie per la tua incisività. Il lavoro di analisi attento a chi ha lasciato parlare, semplicemente, il cuore. Un abbraccio. Regina

 

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