SERA DI CASA MIA
Sera serena di piccoli rumori
richiami rubacuore nell'aria settembrina.
Se stride una persiana al tocco di una mano,
come un segnale le risponde il falsetto di un gatto
querulo, su un davanzale
Dal colore che smuore
trasmigra e si diffonde opaco
nelle immobili ombre
un dolce smarrimento
l'accenno di un saluto
un passo lieve di sonno
Si precisa lontano l'ultimo fanale
il più solo
il più bello
*
CANTO DI MEMORIA
Canto di memoria
tremante febbre a tentoni nel tempo
sguarnita commozione libera da orpelli
come bandiera al vento.
Per te, rigoglioso
si inalbera il silenzio
e si apparecchia la quiete
come abitudine antica,
estranea al sentimento;
quel sentimento oscuro e desueto
tra desiderio e timore,
turgore adulto di una visione antica e dolce
specchiata sulle labbra diafane del mondo
*
ADDIO DI PRIMAVERA
Addio di primavera
squillo di luce piena
gioco affettuoso
maestoso nella sera
Per te nell'aria lattescente
si sciala l'emozione
e si consegna al cuore di chi la sente...
E si perde
e si disfa estatica
una purezza prodigiosamente giovane
svelata all'improvviso ad incidere il cielo
nell'empito del viso
*
LASCITO
A quanti mi conobbero ho sempre dato
un viso dimezzato
una cedola vana
un buono per l'ingresso già scaduto.
Non ho mai visto sul viso
il sangue di nessuno
il va' pensiero
il paso doble che illumina il vissuto
in qualche modo ricreato insieme.
Non l'ho mai cercato né voluto
Ho amato d'ogni altro e di me stesso
sempre quel poco di mistero
che si affida a un diario,
al peso di un fondale
geloso del suo buio freddo calore,
come un sole perduto
*
TRAVET
Gli occhi che percorrono la neve
sanno sin troppo bene la gioia che li porta;
dare un calcio al dovere
e correre inistrada;
a fare il filo al cuore
che ricorda
d'essere stato anima di neve
Ma è quasi subito
ministero o banca
*
LA POESIA ALLEGRA
La poesia allegra
che da tanto mi chiedi,
fiotto di gioia che mandi a gambe all'aria
questo bel florilegio di malinconia,
sarebbe bella e pronta
e in abito da festa.
Solo
è come una farfalla
che non si decide a posarsi
su una primavera che gli sta un po' stretta.
Ma , al tempo:
non per disaffezione o per mancanza
d'una comune lunghezza d'onda;
solo per troppo amore per un'utenza
che forse mai gli sarebbe perdonata
*
(Dall'inedito Piccola preistoria, 1964-1967 )
Leopoldo Attolico
*
Grato ad Antonio Spagnuolo , sempre generoso !
RispondiEliminaleopoldo -
leggere queste poesie fa bene al cuore e alla mente.quando si dice un poeta!
RispondiEliminaanna maria bonfiglio
Ringrazio Anna Maria . Stima ricambiata sinceramente .
RispondiEliminaleopoldo -