"Alessia e il parco aperto"
*
Sera duale di ragazza Alessia
e Giovanni al Parco Virgiliano,
nell’intessersi dei pensieri
di Alessia con la materia
del cielo, mistico cobalto
tra stelle semispente.
Il parco è aperto e sciamano
i bambini amati e non voluti
in teorie di giochi, biciclette
e palloni. Trasale Alessia
nel raggiungere il traguardo
della gioia, maglietta fucsia
e jeans sdrucito, (tanto non
mi lascia), mentre vede
una finestra accendersi.
*
"Alessia e il Mediterraneo"-
Sera campita nell’aria
contro il cielo cobalto
da turbare il corpo
nel suo spessore per
ragazza Alessia sul ciglio
del Mediterraneo
(il luogo è Napoli
e l’ora non ha senso).
Accende una candela
Alessia sul bordo delle
onde e si tuffa nel luglio
mitigato da lontane
perturbazioni
in attesa di epifanie
e lunazioni, Alessia,
nel contare i giorni
al calendario per una
gioia perenne
(tanto non mi lascia).
Arriva Giovanni e fanno
nell’acqua il liquidi
amore.
**
"Alessia e il sogno più dolce"
Salice dove appoggiare
la gioia sottesa alla tinta
gemmante di ragazza Alessia
al colmo della grazia.
Interanimata al verde delle
foglie, trascrive
Alessia nel folto del diario
il sogno più dolce
(l’angelo le diceva nel panneggiare
delle ali non ti lascia).
Protesa al frutto assente,
mistica musica del vento
a irrorare di Alessia l’anima:
ecco Giovanni nei suoi
occhi venire nerovestito
dove era già stato
(su di Alessia le labbra
nel loro brillare).
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"Alessia e il cielo"
Azzurrità a scendere nelle
fibre di ragazza Alessia
campita contro di luglio
il cielo. Di soglia in soglia
con Giovanni, da amore ad
amore.. Alessia cielovestita
a interanimarsi con la marea
che sale, in lenta sintonia
con il sembiante dove era
già stata nel recente amplesso
(il campo di grano profano
vicino al mare).
E poi attimi stellanti a premere
sulle cellule di Alessia
per farle venire la voglia:
(lo faremo anche stasera
senza fare bambini)
Sorride nerovestito l’amato,
lo capta Alessia (tanto
non mi lascia).
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"Alessia e l’arcobaleno"
Pomeriggio di vittoria
di Alessia vicino al Parco
Virgiliano,
nel sentiero l’auto nera
di Giovanni ad abitarla
nel fare l’amore
come una donna.
Si riveste Alessia
(tanto non mi lascia)
leva dai finestrini i
giornali (m’ama
o non m’ama?)
Buca il vetro di Alessia
lo sguardo nell’interanimarsi
all’arcobaleno
a Napoli, l’incontro
con l’immensità
contro un cobalto
di cielo. La luna
bianca campita nel
sembiante polito
pari ad ostia di platino
le porterà fortuna.
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"Alessia e la luna rossa"
Ombre ad agglutinarsi
ai bordi delle case e
delle cose in una conca
di tramonto.
Parte la nave per la vita
con ragazza Alessia al colmo
della grazia.
Ieri ha contemplato dal folto
del balcone in via Petrarca
nuvole senza angoscia
a stemperarsi in forma di pesci
e di cavalli per il fiore profano
della vita.
C’era la luna rossa e le vele
sul mare a panneggiare d’immenso
pari ad ali di angeli.
E all’improvviso spicca
in volo un volatile di leggerezza
a rigenerarsi
con Alessia in volo
nel tendere alla gioia dell’albereto.
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"Alessia e la conchiglia fossile"
Sera precedente che
non torna
per ragazza Alessia ad
interanimarsi
con i limoni in fiore.
Un’epifania di pioggia
accade verticale a
rinfrescare l’anima
di Alessia
a ridere come una donna.
Giovanni entra in scena
a poco a poco nel segreto
diario di Alessia, la scopre.
(il sogno più bello
18 marzo 2014).
Pagina con disegnini di
cuori da frecce trafitti
incerta grafia da mano
affilata e l’angelo ha parlato
(tanto non ti lascia).
Una conchiglia fossile mette
Giovanni su di Alessia
il diario e spera che Alessia
non lo lasci.
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Raffaele Piazza
Romanzo forse sogno, questo di ragazza "cielovestita". Immagini di luce e di colore nella duttilità dei versi, che creano incantamento, atmosfere senza tempo.
RispondiEliminaGrazie Raffaele per darci sempre fresche notizie su Alessia.