Pietro Salmoiraghi : “ Anatomia dell’ovvio” – Ed. La vita felice 2014 – pagg. 72 - € 10,00 –
Emblematica l’ultima poesia che conclude l’elegante volume di Pietro Salmoiraghi : “Corpi che si urtano, si scontrano, si toccano …/Sensazione di sentirsi nudo in mezzo/ ad una umanità troppo vestita./ Un uomo scorticato,/ urticato dalla sua stessa sensibilità./ Ecco: spesso è faticoso e difficile / eliminare la distanze./ Mantenendo le differenze.” Un ritrovarsi nudo nel vorticoso affanno della quotidianità , per scoprire l’indifferenza di chi ci sta accanto o per sprofondare nella inutilità del viaggio che ci compete, per proseguire senza freno , o per annullarsi nel vuoto, o ancora come suggerisce il titolo nell’ovvio. Notevole spia del bisogno di chiarezza, ma anche espediente per ripensare i cicli della vita, queste poesie hanno il tocco fluviale dello scorrere , nella ricchissima varietà tematica ed espressiva , che le caratterizza e le colora di una personale musicalità. L’incertezza che spaventa e sconcerta ha qui il suo mistero di grandezza , una gigantesca ombra che tramuta i pensieri e prosegue nelle segrete alchimie del verso. “Tempo senza più tempo,/ luoghi senza un luogo:/ e , quel che è peggio, senza un perché/ vero.” Radicale e sempre giocato sulla complicità letteraria il nodo esistenziale offre pagine variegate , prive di ripetizioni , legate spesso ad una perizia patinata e sobria , che sfiora la retorica , ma non cade nella illeggibilità.
ANTONIO SPAGNUOLO
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