SEGNALAZIONE VOLUMI = MARIA GRAZIA CABRAS
Maria Grazia Cabras : “Bambine meridiane” – E. Gazebo – 2014 – pagg. 64 – s.i.p.
Il momento epifanico che ogni poeta cerca tra i bagliori della pagina bianca e le radici di un riflesso improvviso spesso si nasconde nel vuoto assoluto che le occasioni anticipano per svelare l’immagine. Così accade che il fantastico incontro del subconscio con la realtà quotidiana riesce a generare le diverse prospettive del tempo , non solo occasionale e repentino , ma sospeso alla allegoria e alla metafora per immergersi nella scrittura. “Dovremo un giorno/ toglierci la chiostra l’inchiostro/ che ci copre / dovremo finalmente vedere / la condensa che corre nera / coagulo nel piatto.” Il vortice scopre illusioni che il silenzio raggiunge con quelle figurazioni che possono delineare mille interrogativi. Così per la poetessa il “suono della luce” diviene un’armonia di riflessi, “l’angoscia delle voci” il segnale dell’assenza, il semplice “toccare” è impasto di creta per un nuovo mondo, “la mente che non concede tregua” cerca di riconoscere il vuoto , “il germoglio dell’attesa” è ànemos che fluisce dalle labbra. Poesia centellinata ove lo sguardo partecipe del lettore si tuffa nella limpida continuità del verso. L’elegante volume è infine arricchito da una breve sezione “Limba de focu e radichinas” scritta in dialetto sardo (nuorese) e riportata in italiano dalla stessa autrice.
ANTONIO SPAGNUOLO
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