"Alessia e il ramo dell’arancio"
Pomeriggio di limbo ad accadere
per ragazza Alessia nel giardino
della villa di Giovanni nell’accarezzare
la vita ad ogni passo se non è
più nuotando esistere, protesa al ramo
dell’arancio nel cogliere il frutto
più alto, l’arancia pari a luna
per come una bambina giocare.
Gioia di Alessia nel trasalire piano
(tanto non mi lascia, come le ha detto
l’angelo).
Mangia il frutto e fa l’amore con
Giovanni nell’umidità dell’erba
Alessia al colmo della grazia,
si sente del mare il profumo azzurro
e il suono a cullare i corpi nel piacere.
Gioia di Alessia nel trasfigurarsi
pari a icona di dama medievale..
*
"Di Alessia trasfigurazione" -
Pensieri sospesi ad angolo
con l’azzurro polito su di noi
di ragazza Alessia al colmo
della grazia nel trasfigurarsi
nel recente sogno da trascrivere
con mani affilate nel file segreto.
Risveglio di amnio, nuda davanti
allo specchio (occhi più azzurri
e capelli più biondi).
Il terso mattino a venire per
ricominciare l’arte di disegnare
la vita tra le cose nel rinascere
nel flusso caldo-freddo delle
acque della doccia in una
preghiera con le membra
(chiede che Giovanni non la
lasci). Poi nell’afa della camera
squilla il telefono di Alessia
che trasale e gioisce, tremante
lo prende. Prima che dica
pronto la forza della voce di
Giovanni: vengo subito a casa
tua a fare l’amore.
Riaggancia e nella libreria
cerca Alessia il libro sul sesso
dono di Veronica.
*
"Ferragosto di Alessia"
Aria mattinale, ossigeno a scendere
nell’anima azzurra di Alessia dove
è scritto il suo segreto, greto
del Mediterraneo dove nell’acqua
bassa il grigio di un pesce da
rinominare osserva ragazza Alessia,
Caldo (tanto Giovanni non mi lascia).
Ferragosto festa popolare limbo
di Napoli dove è rimasta Alessia
per fare l’amore con Giovanni.
Si chiede cosa accadrà a settembre
Alessia tra le rose e da respirare
della vita le cose belle da trascrivere
nel suo file privato e ci sarà raccolto.
*
"Alessia e la luce stellante"
Lucore di candela accesa
sul bordo del Mediterraneo
per ragazza Alessia, luna
di platino a scendere nell’
anima di Alessia (tanto
non mi lascia). E le alberate
del Parco Virgiliano
nel pensiero, i pini in forma
umana a trasfigurarla nel
captarne le linfe. Prende
in mano la vita Alessia
nella pigna portafortuna
da portare nel folto della
casa. Giovanni è partito.
Fiorevole squillo del cellulare
di Alessia e prima che
dica pronto lui dice. ti amo!.
Stellante gioia di Alessia
nell’attenderne del ritorno
il giorno.
*
"Alessia e il chiaro di luna"
Sera selenica luna di platino
sulle acque lattescenti a
maternizzare ragazza Alessia
sottesa all’onda vaga e
sta infinitamente.
Chiude gli occhi Alessia
e fili di luna ad entrarle
dentro nella disadorna
del lungomare via serale,
porto di Napoli,
sul suo bordo ha acceso
una candela (tanto non mi
lascia). Regola la gioia
Alessia nelle cellule dell’
anima e ci sarà raccolto
oltre la nebbia dei pensieri
a diradarsi. Continua dei baci
la storia, di Alessia labbra
in quelle di Giovanni.
Felicità da non chiedere
e raccolto di risate
nella sera.
*
"Nel tempo Alessia"
Seguono giorni in esatta scansione
(agosto dell’afa è nel pensiero):
Alessia per la vita infinita sedici
anni contati come semi. Stabile stagione
l’estate ai lieti colli dell’anima di vetro,
una cosa, il tempo, l’ora, la campagna
a festa lo scampanio fino alla camera
dell’amore il suono sentito piano,
abbracciata nuda con Giovanni, al muro
una strenna di calendari con immagini
di gatti.
*
Raffaele Piazza
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