"Alessia e la felce"
La clessidra segna durate elementari
per la vita (da trascorrere felici come
il verde elementare delle felci),
attimi oltre il velario delle cose,
nel tempo Alessia perduta nella brezza
si sporge a un davanzale che s’illumina
in esatta sequenza con il sempre, le cose
vere posate sulle mensola: lune di diari,
conchiglie rose e azzurre e altri oggetti
a sporgere nel tempo e a determinarlo,
tra il prima e il dopo un libro di poesia.
*
"Luna sul prato"
Plenilunio a inondare
del prato la forma a
irrorarlo, nell’erba
nuda Alessia a fare
l’amore dalla luce
d’argento vestita al
colmo della grazia
azzurra linea del piacere
ad invaderla pensa::
Giovanni non mi lascia.
Ferite dell’anima
a rigenerarsi nell’umidità
dell’erba a poco a poco
ad accadere dove era
già venuta. Dopo liquidità
d’orgasmo l’angelo
a dirle: non ci sei rimasta…
Trasale Alessia nel
pensare all’esame d’italiano
e della vita.
*
"Alessia e la fiorevole luna"
Fiorevole luna nel suo
lucore a interanimarsi
con l’anima di Alessia,
ostia di platino ad emergere
visione scaramantica
per ragazza Alessia
(tanto Giovanni non mi lascia).
Sul bordo del Mediterraneo
ha acceso una candela
a iridarle la terra del viso,
a poco a poco
rientrano i segnali delle
luci dal porto, navi per
partire per un gioco
dalla camera della mente.
Alessia di selenica luce
a rigenerarsi.
*
"Alessia e il santuario"
Il fiume di platino a intessersi
con l’autostrada a entrare
nell’anima di Alessia, a farla
fresca nella mattinale chiarità
di una gita al santuario da
rinominare, di una richiesta
al cielo che Giovanni non
la lasci. Mano nella mano
con Veronica, occhi negli occhi,
entra dal portale: sorride l’amica
e gioia ne trae ragazza Alessia
nell’inginocchiarsi.
Poi escono e lo stormo delle
rondini vola a destra,
beneaugurante incantesimo.
Squilla di Alessia il cellulare
(Giovanni dice: non ti preoccupare).
*
"Alessia e la gita"
Da Napoli nell’anima
azzurra di ragazza Alessia
per entrare oltre Porta
Nolana, dove era già
stata con Giovanni
nel fresco di marzo.
Mappa albare nella
mente di Alessia per
varcare la frontiera
di vento con la fretta
in terrena armonia
per attraversare la vita
oltre il quartiere cinese.
Sorride Alessia a Giovanni
nel trafiggerlo con degli
occhi l’azzurro: lui dice
non ti lascio
e in men che non si
dica si irida il sembiante
e Alessia scorge per la
prima volta il cielo
gli alberi e i fiori.:
nell’albergo sarà di nuovo
vergine.
*
"Attesa di settembre di Alessia"
Chiostra dei pensieri di Alessia
a contenere gioia mistica e sensuale,
aggrappata al ramo dell’arancio,
la mano a spremere la vita.
Attende settembre Alessia nel
lago dagli occhi contemplato
nella camera della mente
(che Giovanni non la lasci,
che superi di latino l’esame).
Accende scaramantico un cero
sul bordo del Mediterraneo,
ragazza Alessia, la fiamma dell’
accendino al primo colpo,
per grazia ricevuta. Ride da sola
Alessia nell’affilare gli umani
strumenti, agosto ormai da
salutare.
*
"Riposo di Alessia"
Nel fiore del letto dopo
l’amore ragazza Alessia
nel bianco di lenzuola
a riposare nel folto
della camera di sempre.
Attimi disadorni nel
tessere la tela dei giorni
(tanto Giovanni non mi
lascia). Alessia nuda
nel rigenerarsi nel
tempo mite di settemre,
riposo in attesa dell’esame
e che la gioia della pioggia
ricominci.
*
Raffaele Piazza
Di ragazza Alessia un susseguirsi di immagini fresche tese a fermare attimi, reali o di sogno, quasi incantesimi.
RispondiEliminaCon la maestria di sempre, nella duttilità dei versi un creare atto a comunicare sensazioni sempre nuove.
Complimenti Raffaele.