"-Fucksie d’autunno-"
Con l’autunno
sei venuta ancora Fucksie in piena notte
spiando le fenditure dei miei sgretolati muri.
Le comare del paese mi additano peccatore e tu mi sussurri sgualdrina
gioisci,
mostri l’ombelico e la vena cerulea che la dalmatica brulla cela e porge.
E poi, non sai che sono già sposato?
Rimpiango te,
Fucksie d’autunno.
Tessi
strano fantasma
malie di fumo e cenere nei miei sogni
impigliate.
Pioggia sul viso,
Fucksie,
turbini di grigi e attesi uragani,
fanciulla corpo di bronzo viola morbida civetta
offerta sdraiata sul muschio umido di cera e caffè
femmina fatale con le perle
le sopracciglia di malafede
occhiaie vampe di catrame.
Fucksie d’autunno
gioco incerto di velluto.
Nascondi nel seno
melagrane pere e cotogni
e attendi, bendata, il raccolto.
T’ho impastata nella mia vigna
aperto il solco spartita la zolla bruna,
ho assaggiato il mosto della tua bocca
morso la mela dei tuoi capelli,
nel tuo grembo voglio addormentarmi.
Dissetami, Fucksie e non rispondermi nulla.
Poi,rivelerai nel vespro il germoglio indeciso.
*
AURELIA ROSA IURILLI-
*
Aurelia Rosa Iurilli è nata a Ruvo di Puglia nel 1941. Con le ultime ondate di emigrazione, nel 1952 si trasferisce in Argentina. Affronta gli studi sino alla laurea in Profesora de Castellano y Literatura. Nel 1984 ritorna definitivamente in Italia e lavora come lettrice all’Istituto Giulio Cesare di Bari, oggi Marco Polo. Propone la sezione “Esecitazioni” per la Grammatica di Spagnolo del Prof. Alfonso Falco, dell’Università della stessa città, (Ed. Levante 1988), dove lei intanto svolge attività di lettrice.
Entrata in pensione, si dedica attivamente all’attivita letteraria.
Collabora con il Centro Studi di Americanistica.
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