“Abbraccio”
Appena l’ultima luce è complice del grido
si aprono serrande e i volti affondano increduli
nell’abbraccio che mio padre provava
ad offrirmi , ladro e impotente.
Barcollando chiedevo solitudini
incapace di sciogliere speranze.
Lui mi apriva ai misteri ed io testardo
non comprendevo i suoi capelli bianchi,
e trasformavo in noia il sorriso
nell’incubo di acrobatiche sequenze.
Oggi colori sempre più selvaggi
si arrendono alle mura,
ove trattengo il silenzio ed il dubbio.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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