lunedì 23 novembre 2015

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

– “Conversare”
Il quieto conversare fra penombre
era vaghezza , era il tuo bianco volto
nell’ antico rimpianto degli specchi,
era l’invincibile paura della notte
che sfidava il sonno per toccarti.
Non hai risposte a questo inizio di fine,
che riaffonda nell’invisibile illusione
che tutto possa riapparire a un tratto
e vertiginosa follia coinvolgere il mio fianco.
Sei nella piega delle coltri al mio contatto:
un’angoscia muta che allontana carezze.
*

ANTONIO SPAGNUOLO

1 commento:

  1. La memoria è sempre lì, pronta a farsi alcova per sfuggire alla malinconia del presente.Il ricordo viene prima sublimato tanto da sfidare il sonno ma poi non trova le risposte per diventare poi devastante e dolente assenza che allontana carezze.
    Tanto lirismo in questi seppur dolorosi versi.

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