- “Palazzi”
Contro i palazzi a fissare pupille
traccio abissi per lo stridio delle ossa
ed il risveglio avvolge le parole
nel mulinio di novembre.
Frammenti rossi e azzurri ricompongono
l’impossibile ritmo delle mie poesie,
che risuonano per ricondurre lo specchio
negli spazi ora vuoti
ora colmi di foglie ingiallite.
Ho superato il mio solstizio
senza scegliere scappatoie per la gran corsa
smorzata nell’ingrigito umore,
strappo il tuo nome
al vortice dei colori.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
Nulla è impossibile al Poeta. Anche immortalare uno stato finito. Complimenti per questi splendidi versi struggenti. Mirka
RispondiEliminaEmozionato da questi versi intensi. Complimenti, caro Antonio. Felice
RispondiElimina