giovedì 17 marzo 2016

INTERVENTO CRITICO = RAFFAELE PIAZZA

"Il diavolo a molla" – 5 – Antologia Nuovi Fermenti Poesia--Fermenti – Roma – 2015 – pagg. 155 - € 18,00
--Considerazioni critiche sulle poesie di Velio Carratoni, Nino Contiliano e Gianluca Di Stefano--
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Il terzo autore antologizzato è Velio Carratoni, saggista, narratore e poeta, che ci presenta la silloge intitolata Giravolte sessuali e altre ribellioni. Carratoni nel 1971 ha fondato la rivista “Fermenti”, periodico a carattere culturale, informativo, di attualità e costume. Programmatica la prima poesia che Carratoni ci presenta intitolata Un poeta non gareggia: in questa poesia con versi lapidari e ironici Carratoni si riconnette al tema fondamentale dell’antologia, cioè quello che la poesia sia da molti irrisa e sbeffeggiata, nel contesto postmoderno in cui attualmente viviamo, anche se, in esso, ci sono moltissimi che scrivono poesie. Il poeta in questi versi afferma che i poeti sentenziano le loro verità esclusive e si ritengono incompresi e che la nostra lingua, tanto profanata è invisa. Pare esserci, nelle poesie di Carratoni un’ acuta critica all’attuale sistema letterario. come stigmatizzato dal nome di un’altra poesia intitolata I critici non leggono, per cui possiamo considerare questi componimenti molto originali e controcorrente. Le poesie di Carratoni sono rarefatte e sempre ottimamente risolte e hanno una forma icastica ed elegante . Come scrive Di Stasi, il nostro adotta una lingua corposa e ritmica, razionale e realistica; del resto un realismo vivido, leggero e scattante, caratterizza anche la narrativa di Carratoni.

Il quarto autore è Antonino Contiliano, nato a Marsala che presenta la silloge intitolata Contropresente. Le poesie di Contiliano sono tutte divise in strofe e procedono in lunga ed ininterrotta sequenza, in un fluire ininterrotto, secondo i dettami di quello che si potrebbe definire un neobarocchismo. Tutti i componimenti iniziano con la lettera minuscola e questo può dare il senso di un’arcana e misteriosa provenienza. Un certo gusto per lo sperimentale caratterizza queste poesie e, talvolta, una sottile alogicità; si può scorgere una certa entropia in questi versi, un disordine di cui l’autore è cosciente e che produce alti esiti estetici; tuttavia, in qualche testo, come Nel giardino sotto il mare, l’autore adopera un registro espressivo diverso, con versi più distesi e squarci naturalistici. Come scrive Di Stasi, ci troviamo di fronte ad un materiale prezioso, un breviario di ecologia letteraria, fondato sulla benignità della natura e sulla pericolosità del Potere

Il quinto autore selezionato è il giovane Gianluca Di Stefano, che presenta la silloge Poesie e altre amenità. caratterizzata da una forte chiarezza e da un grande nitore.. Un versificare che scorre sulla pagina senza sforzo, leggero e icastico, vagamente neolirico, è la cifra essenziale che caratterizza questi testi. Componimenti densi di significato, quelli di Gianluca, sia che si rivolga con accorato sentimento amoroso ad un tu femminile, come in Il patto, sia che, come in La poesia che dice nulla, si scelga come interlocutori privilegiati i poeti Bukowskj, Borges, Kerouac, Neruda, Ungaretti ed Edgar Lee Master, nonché Emily Dickinson ed altri. Come afferma acutamente Di Stasi, Di Stefano ci sveglia nei nostri letti piccolo borghesi e ci sbatte in faccia l’alienazione e la nevrosi che furiosamente cerchiamo di stordire davanti agli schermi televisivi.
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Raffaele Piazza




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