“Il segno”
Segno ancora sul calendario con matita a colori
una data precisa per non dimenticare
la stagione che ripete inganno,
e ripiego smarrito in cerca di quel volto
che l’attimo dissolve.
Non cancella l’eccezionale insistenza
la tempesta dei gesti che incidemmo,
il riflesso di una piacevole ombra
che scivola con insistenza.
La speranza che leggevo nell’occhio smarrito
è clessidra interminabile lungo smagliature,
urla sillabe insensate e mi costringe
alle tempie, ossessione indiscreta.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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