"Alessia e le fresche acque"
Fresca di luglio sorgente
per Alessia nel dissetarsi
dopo aver corso nel prato
scalza giocando alla California.
Il ruscello s’inalvea nel lago
in percorso fantastico
nel lambirne con gli occhi
politi i margini Alessia.
Poi, pari a Laura, entra
nell’acquoreo elemento Alessia
polita come una stella.
Nel rigenerarsi senza limiti
nuotando da riva a riva,
la frescura a giungerle a di
18 grammi l’anima di ragazza.
Il gioco avviene nel meditare
di rigenerazione la gioia
e così esiste Alessia.
*
"Alessia e la conca di tramonto"
Parco Virgiliano, a piene mani
da respirare ossigeno per ragazza
Alessia nell’interanimarsi
con del tramonto d’arancia la
conca. Attimi di limbo rosapesca
e scorge Alessia di un bimbo
l’innocenza giocare a cogliere
dell’erba il verde nello stupore
dell’età a invadere Alessia ragazza
già donna. Tra i meandri del Parco
vede venire Alessia Giovanni
nerovestito e trasale. Occhi
negli occhi (speriamo non mi lasci).
*
"Alessia trascrive il cielo"
Firmamento infinito a sovrastare
del Parco Virgiliano il sembiante,
stelle intermittenti dopo Venere
per prima ad angolo con di Alessia
un rigo del pensiero. Osserva ragazza
Alessia un jet dalle luci rosse, un
gabbiano raro e la rosa canina.
Abbraccio di Alessia con dell’universo
la natura da trascrivere nel puro
incantarsi il cielo. Ecco una nube
da ovest a poco a poco sfioccarsi
grandiosa gioia per Alessia nello
scorgere Giovanni avvicinarsi.
*
"Alessia legge il fiore azzurro"
Discesa nel condominiale
parco di Alessia nello scorgere
una nuvola grandiosa e un
jet che trasporta i nostri figli.
Trasale Alessia nello scorgere
fiori azzurri dalla pianta senza nome
vicino a del limone il giallo.
Chiede felicità Alessia al cielo
che non sia più nuotando esistere
ma vita gemmante in nuovi
verdi di foglie affascinanti.
Poi vede la luna tinta da dei
fiori quell’azzurro che è a lieto
fine favola. Sarà un presagio?
Sarò felice? Si chiede Alessia
e una nave attraversa
un’altra estate. .
*
"Alessia ride d’estate"
Sole nello scendere nell’
anima di Alessia a riscaldarla,
pace di grano nel campo caldo
per Alessia e Giovanni.
Lui la tocca e ride Alessia
come una donna sedici
anni contati come semi.
Fanno l’amore nel guardare
Alessia spighe e cielo
con la paura di essere lasciata
ad accrescere dei sensi
l’estasi. Cerca gli occhi
di Giovanni Alessia.
Li trova e legge cose belle.
Trasale nella gioia rosa
a pervaderla.
*
"Alessia gioisce nel giardino"
Cammina Alessia all’ombra
di centenari da rinominare
alberi. Sorgivo giardino per
Alessia coltivato con degli
occhi la pazienza. Ha sognato
i limoni stanotte Alessia,
il giallo a stellarla nel rigo
della mente. Prosegue e tra
querce e olmi e pini,
un limone intravede e i suoi
frutti. Sala Alessia le scale
del rifugio nel collegare sogno
e realtà nel gioire, Giovanni
attendendo per fare lì
l’amore.
*
"Alessia e il delfino di platino"
Fresche acque del Mediterraneo
dalla pelle all’anima di ragazza
Alessia nel rigenerarla dopo l’amore
fiorevole con Giovanni. Nuota
Alessia pari a un angelo nello
scorgere di platino un delfino
accanto a giocare con ragazza Alessia
nel trasalire per la sua bellezza
(presagio di vita), pensa nel ridestato
stupore nella fabula che finisce
bene e poi esce vincente dalle
acque.
*
"Alessia va a pesca"
Barchetta blumare nell’attraversarlo
spessore acquoreo nell’iridare
Alessia nei giochi del sole a poco
a poco tra luci e ombre con la vita
nell’amo con l’esca da gettare
nella profondità della trasparenza
per ragazza Alessia. Tira la lenza,
l’avverte Giovanni e Alessia
porta su di tre chili un cefalo d’argento.
Erano 4 ore che non prendevano nulla.
Trasale Alessia felice e sudata, si tuffa
per la gioia e rigenerarsi nel liquido
elemento e spera che l’amato
non la lasci, nell’interanimarsi
con la luna assente.
*
"Alessia al matrimonio"
Aria di festa azzurrra di cielo
a interanimarsi con di Alessia
l’anima (si sposa Veronica
l’amica), agosto di sorgente.
Alessia e Giovanni dalla chiesa
escano dopo la funzione
per la vita.
Riso gettato di augurio buono,
a Posillipo di Sant’Antonio
la chiesa. Trasale Alessia
e pensa al suo matrimonio
o se sarà leggera convivenza
senza figli. La mappa per
la duale scelta, limbo
duale per Alessia e l’amato
e Veronica è incinta.
*
"Alessia miete stelle"
Sosta nel giardino segreto
dell’ albereto di pini al Parco
Virgiliano per Alessia
nottevestita a mietere stelle.
Le prende con gli occhi
e le mette in una cesta di
fortuna a brillare come
nell’iridarsi di luce diamanti.
Arriva Giovanni e le dice
che è lei la stella più
bella e vuole mieterla.
Trasale Alessia e si spoglia
tra erba e piante.
*
"Alessia chiede felicità"
Distesa sul terrazzo dell’attico
solo azzurro polito, soltanto azzurrità
per Alessia a farle sorgiva
veste ad angolo con il mondo
per uscire fuori dal palazzo,
scale di marmo bianco a chiedere
felicità. Non elemosina per
ragazza Alessia ma sincerità,
pianta rarissima. Tra segnali
di sguardi conniventi scorge
Alessia di Veronica gli occhi,
amica guarita, e si accende
in quelle sclere e nero di pupille
la gioia di Alessia. (Veronica
le vuole bene). Poi dopo
un ruscello di risate a fare bene
s’incamminano Alesia e Veronica
per il sentiero e la linea di
sorgente. Dice l’amica secondo
me Giovanni te lo sposi, però
devi comportarti bene!!!
Urla il gabbiano: attenzione!!!
Alessia è felice e pensa al
da farsi. Squilla il cellulare
di Alessia, è Giovanni: ti amo!!!
Alessia non ha parole, luce
a invaderla nel di agosto
il sudore.
*
Raffaele Piazza.
Freschezza di sorgente, acqua di lago. E' un rigenerarsi che dà profonda gioia.
RispondiEliminaVersi elastici e gradevoli, che denotano lo stile inconfondibile di Piazza.