“A sera”
Ascolta !
Ascolta !
Ascolta !
Il rintocco delle campane ha sempre l’eco
delle tue parole,
delle tue parole sussurrate in penombre vespertine,
delle tue parole incise nel mio ricordo
per incendiare convulsioni improvvise .
A sera il vuoto ha bracciate insicure:
il richiamo insistente del tuo profilo sbiadito,
confuso ancora una volta a quei frammenti
che la memoria vagheggia, confonde i polpastrelli,
per lunghe nostalgie tra le mura.
Il fruscio ha luci tremolanti , e dilegua
all’assordante suono di campane.
*
"DISTANZE"
All'orizzonte naufrago per simboli
per distanze di ore
incenerito al colore dei tuoi occhi
dove muore il torpore dell'inganno.
Manca alla mia tristezza il gioco
delle mattine di giugno
quasi inganno aggiogato all'illusione
di nuove pantomime , di carezze
che non hanno più pelle.
Sei fiume del tempo nell'incastro
di figure per ombre.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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