AA. VV. “Mare nostro quotidiano” – antologia poetica a cura di Giuseppe Vetromile – Scuderi Editore – 2018 – pagg. 88 - € 12,50
Con una prefazione veramente degna di essere letta quasi come una prosa poetica Giuseppe Vetromile raccoglie 14 poeti nel segno del mare , inteso non soltanto come meravigliosa materia della natura , ma principalmente come un substrato, inafferrabile e plasmabile allo stesso tempo, di una nostra umana partecipazione al soffrire nelle esperienze della quotidianità .
Rigorosamente in ordine alfabetico Lucianna Argentino , Marco Bellini , Luigi Cannillo, Paola Casulli , Stefania Di Lino , Francesco Filia , Federica Giordano , Suzana Glavas , Antonietta Gnerre , Cinzia Marulli , Angela Ragusa , Davide Rondoni , Vanina Zaccaria, Alexandra Zambà si cimentano in un itinerario poetico ricco di sorprese culturali e di sospensioni musicali , immersi in quel liquido amniotico, che resta il nostro primo navigare, per sorgere nel nucleo di una identità umana che albeggia nella memoria e nelle illusioni .
“:::Esiste anche un mare più profondo e ancora più vasto del nostro Mediterraneo, e del mare in genere: è i nostro mondo interiore – scrive Vetromile nella prefazione – la nostra persona , che nasce nell’elemento liquido e poi anela all’etereo, mira oltre ni confini del cielo, attraversando tutte le fasi che dalla cellula madre conduce alla consapevolezza piena e al desiderio onesto e irrefrenabile di conoscere sempre di più…”
La poesia qui si spoglia dai suoi desideri , indeclinabili del consumismo e della vacuità, e nella crisi assume il valore dell’illusione , del presente che si scioglie come coagulo sociale di ogni gesto estetico , per assumere il valore del nuovo e dello scenario mimetico delle presenze. Così il mare assume le fattezze dell’ambiguità e nella sua immensità crea l’incontro con la psiche. Promessa delle attese è distante e vicino per avvolgerci nel respiro del mistero , o per confonderci negli abbandoni della natura. Ancora nelle profondità la memoria rielabora il valore della scoperta e nei ricordi intesse costellazioni inesplorate .
ANTONIO SPAGNUOLO
Ecco ancora una nota critica del nostro Grande e valente poeta e scrittore Antonio Spagnuolo, che mi onoro di avere tra gli Amici, e che ringrazio di cuore non soltanto per questo suo intervento accurato e incisivo sul progetto antologico "Mare nostro quotidiano" da me curato insieme con Melania Panico (note critiche degli Autori) e Rita Pacilio ("Conclusioni" finali), ma anche perché debbo molto a lui, avendomi seguito fin dal mio esordio in poesia e avendomi sempre sostenuto e incoraggiato nel mio percorso letterario.
RispondiEliminaUn grandissimo grazie, quindi, e con i miei personali complimenti per questo prezioso spazio "virtuale" che Antonio cura da anni, sempre ricco di interventi, poesi, ottimi Autori.