domenica 30 settembre 2018

POESIA = FELICE SERINO

Ondivaghe maceri parole

quando ti rigiri tra le lenzuola
-ondivaghe maceri parole
dove latita il cuore-
somigli al gabbiano ferito
che solo in sogno ritrova
il suo mare - la vita altra

*


Sprazzi di luce

non riesco a saziarmi di Te

penetri nella
mia vitrea solitudine
con sprazzi di luce come
attraverso una smagliatura

*


Angelo della luce

adagiati creatura del sogno
sulla curva del nostro abbandono

la lontananza è ferita insanabile
un cielo d'astri divelti

e tu balsamo sei
-tu orifiamma tu altezza
sognato stargate-
dove voce insanguinata c'inchioda

dalla caduta

*


Fonèma

insufflato dal dio
passa come un vento di mare
il ricercato fonèma

che nel sogno dispiega le ali
di scintillante bellezza

*
Come nella prima luce

si è
legati al cordone del sogno
quello viscerale - che ci vede
come nella prima luce

destare in noi l'angelo
svogliato - lasciare si schiuda
il fiore dell'anelito

in un canto - che abbracci
la sacralità della vita

*
FELICE SERINO -
*
Felice Serino è nato a Pozzuoli nel 1941. Autodidatta. Vive a Torino.
Copiosa la sua produzione letteraria (raccolte di poesia: da “Il dio-boomerang” del 1978 a “Lo sguardo velato” del 2018); ha ottenuto importanti riconoscimenti e di lui si sono interessati autorevoli critici. E’ stato tradotto in otto lingue.
Intensa anche la sua attività redazionale. Gestisce vari blog e siti.

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