– Sillabando
Sillabando alla luna ho riversato
l’inganno di parole , come broccato antico,
giocando ironie o rovistando
bacche spinose per il fraseggio.
Ero nell’ombra e tu eri fanciulla.
Quando le lunghe ore sono troppe,
sospese nel ritaglio delle note
che rintoccano a sera,
ritaglio l’infinito tra i segnali dell’amore
che tendeva occasioni.
L’attesa che distrugge ultimi scatti
ha stupore, come il telo bianco
che ha coperto il tuo viso,
e ripete preghiere inascoltate.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
Lieve eleganza, come un romantico notturno.
RispondiEliminaLa morte stemperata in vagheggi lunari.
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