sabato 20 ottobre 2018

SEGNALAZIONE VOLUMI = LORENZO SPURIO

Lorenzo Spurio : “Pareidolia” – Ed. the Writer – 2018 – pagg. 120 - € 10,00
La capacità di vedere figure impresse anche là dove esse non esistono aggancia il nostro cervello in una vertigine colorata per la quale ogni illusione diviene una realtà rinchiusa nel particolare. La poesia , quella alta , rincorre tale ricchezza di suggestioni e di germinazioni per elaborare riprese , figure e scansioni entro il ciclo dell’eterno variare .
Anche Lorenzo Spurio ricama versi con la tensione del dettato filosofico e della rielaborazione della sospensione , per sussurrare delicatamente o per urlare violentemente quell’infinito che sottrae la parola all’indicibile e suggerisce la precarietà esistenziale per una autentica incisione quotidiana.
La forza espressiva e creativa è in queste liriche principalmente energia ed incisività del dettato , nel recupero di una immersione naturale nel presente per attuare la partecipazione dei significati e dei segni nei nuclei tematici dell’esperienza di vita . inventando metafore e trasformando ritmi .
“…Sotto il sole che regna imperituro / sadicamente invoco dolori contro i copevoli./ Mentre i raggi lambiscono gli arti atrofizzati / dalla motilità ancorata in abbracci impossibili/ imploro di riscaldare anche me.”
Quattro i capitoli che propongono il viaggio negli scenari dei complessi urbani , nelle pieghe della memoria , nella illuminazioni del desiderio , nell’attenzione al contatto , avviando il lettore ad uno scandaglio, a tratti malinconico , a momenti tagliente della realtà , nei suoi punti di fallo o nei suoi momenti di splendore.
Nazario Pardini scrive nella postfazione :”La parola segue puntuale e generosa con tutte le sfumature prosodiche, con tutti gli ammicchi retorici , la profondità del pensiero, gli scarti vertiginosi delle emozioni….Il fatto sta che il poeta copre spazi plurali con le sue meditazioni, con i suoi personali agganci ai risvolti della vita…”
La nostalgia che guarda indietro, in tempi non meglio precisati , diventa essa stessa luogo raggiungibile , strumento di difesa contro il vuoto che circonda e momentaneo involontario processo di ribellione .
“Il poeta tinteggia di fucsia / la pagina arsa, / ne vive la trama di filigrana/ in scandagli endoscopici di forma./ Spezia insipidi vocaboli/ in giullaresche cucine all’americana/ con il sale della coscienza/ e l’olio viscoso della verità./ La memoria condisce la pasta di noi/ e l’ascendenza del senso d’essere/ è una salsa amara / che ne infetta la struttura / e la distrugge lentamente./ Dinanzi a un frigo chiuso.”
A volte il verso “sembra più un pianto disperato/ di un’anima sofferta tra gangli” per interrompere “le velleità arrugginite delle ore” , o per sussurrare il “vapore che non ha barriere”.
Il raccontare poetico ha il potere di evocare tempi e figure , illusioni e testimonianze , nostalgie o invocazioni , navigando sia nel magma dell’inconscio che nella sublimazione della musica.
ANTONIO SPAGNUOLO

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