giovedì 7 marzo 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = NAZARIO PARDINI

Nazario Pardini : “I dintorni della solitudine” – Ed. Guido Miano – 2019 – pagg.104 € 10,00 –
Il ritmo dell’ascolto lascia il suo melodico segno nei versi di un poeta che affonda tutta la sua sensibilità nell’immensità del riverbero, dell’ inaspettato risveglio del sub conscio, sempre ingorgato nella meravigliosa illusione del mistero o della plasmabile realtà quotidiana.
Le pennellate dal vivo colore impresse sulla pagina hanno la vertigine del ricordo. Particolarmente suggestivo il ricordo del volto dell’amica degli anni di studio, di quel tramonto avvolgente “sulla spiaggia d’inverno al brontolio/ degli uccelli marini”, di un bacio che poteva suggellare un amore, ma che svanisce senza ragione alcuna nel vortice dei giorni. Ed i ricordi si moltiplicano , rinnovando memorie giovanili, nel “fluire delle immagini fioche di stagioni”, nel riascoltare “ i rumori delle scaglie di sterpaglie corrose”, nel “manifesto/ funebre, che, logorato dal cielo,/ non fa leggere il finale”, in un melanconico richiamo del viso che riappare nello spiraglio di luci.
La scrittura di Nazario Pardini riflette un bagaglio culturale di notevole spessore, un rapporto di genuina superiorità esternata nelle ampie ed evidenti carrellate che il verso riesce a compiere disegnando spazi di intatta spiritualità o figure e riflessioni dalle immagini lampeggianti. Un rincorrere fluido questo suo linguaggio terso e legato al visibile di ogni sospensione, tale da accompagnare il lettore in un legame di attesa quieta e durevole.
Le sezioni : “I dintorni della solitudine” , “Dialogo” e “Verso la luce” , si concatenano perché la parola gioca sempre il suo ruolo principale di conversazione aperta, di indice che mostra quanto di accattivante circonda il nostro essere.
Dalla “Solitudine”, che aggancia il pensiero a mille impronte, al “Dialogo” ( fra la Storia e Laonida) , a “Verso la luce” che ravviva le inflorescenze di un impavido viaggio giovanile , la poesia ricama un tessuto musicale limpido e vivo, a volte circonfuso da un mistico adagio a volte imbevuto da una spontaneità lirica vigorosamente disegnata.
ANTONIO SPAGNUOLO

Nessun commento:

Posta un commento