mercoledì 12 giugno 2019

SEGNALAZIONE VOLUMI = VITO GIULIANA

Vito Giuliana – Pioggia lava vento asciuga -- puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2019 – pag. 115 - € 14,00

Pioggia lava vento asciuga è una raccolta di poesie non scandita strutturata in cento segmenti numerati senza titolo che, per l’unitarietà formale e contenutistica, potrebbe essere considerata un poemetto.
L’opera presenta una prefazione di Gio Ferri esauriente, acuta e ricca di acribia.
Il primo dato che emerge dalla lettura del libro è quello della caratteristica di una suadente musicalità raggiunta attraverso il ritmo sincopato e armonico.
Il suddetto discorso si connette con quello dello stile caratterizzato dal fluire dei versi in lunga ed ininterrotta sequenza, un magma di parole senza punteggiatura dal primo al centesimo tassello di quello che potrebbe essere definito metaforicamente un mosaico.
E anche i primi due versi dell’incipit: pioggia lava/ vento asciuga che danno il titolo al libro sono scritti con la lettera p di pioggia minuscola e questo accresce il senso di arcana provenienza del quale il libro è dotato.
Per lo scrosciare fluido dei versi senza interruzione la forma del testo può essere paragonata a quella del poiein di Camillo Pennati, autore, tra l’altro, di Sotteso blu, Erosagonie e Di una distanza inseparabile.
Infatti anche Pennati si esprime in questa maniera che ha qualcosa di barocco o di Liberty.
I versi sgorgano gli uni dagli altri in una melodia infinita che per un accostamento potrebbe essere paragonata a quella della musica wagneriana.
Una poetica descrittiva tout-court quella che questo libro ci presenta.
Una fortissima densità metaforica e sinestesica dona alla raccolta fascino e bellezza sottesi a quella che si potrebbe definire una cifra neolirica.
Una notevole linearità dell’incanto predomina in un’alchimia di parole suadente, soave e misurata.
Protagonista del libro è la natura esaltata in una fantasmagoria di immagini correlate tra loro con sapienza e non a caso il titolo del libro riecheggia proprio i cicli della natura stessa dell’aria e dell’acqua e spesso è detto con urgenza il mare.
Forte lo scarto poetico dalla lingua standard ed esemplare la chiarezza di un testo nel quale il lettore affonda nell’immergersi nella sua polifonia perfettamente orchestrata nei suoi intenti.
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Raffaele Piazza

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