“Incantamento”
Balze della memoria si rincorrono
per un sottile incandescente filo
che riporta fantasmi a nuovo incanto.
Si riaccende ogni gesto
e nell’anfratto annido l’incerto mormorio
del nulla, che circonda od infrange
nell’alienarmi tra le coronarie,
per incidere variopinte angosce.
Annullo e ti rincorro perché ogni traccia
nel cemento ormai incalza,
circùito inaspettato al tuo negare,
quando il tempo arrossava nelle sere
ripetendo quest’oggi il senso dell’ignoto.
Mi disperdo abbagliato nell’inconscio,
scrivendo vaporose premesse
in questi giorni d’inverno senza tregua
invermigliato tra le bizzarrie in fuga
delle ore che battono all’arteria.
Perdura il tratto breve tra le radici e pietre
qui nella sera per rinverdire i ricordi
come un adagio a consenso di una fugacità
inespressa.
*
ANTONIO SPAGNUOLO
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