venerdì 14 febbraio 2020

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

“Paura”
Mi accompagna la paura del racconto
nella vecchia soffitta, che celava vecchi amanti.
Nel dubbio ecco le vibrazioni del precordio
col suo rapido colpo,
a sfidare forse assurde risposte,
in un tempo che del turbamento
ha confidenze di grazia e di spine
oltre l’ossessione.
L’incanto è immoto! Anche la parola
ha il gelo di una traccia per l’attesa
per ripetere il ruvido affanno che dissolve
dolcezze ai margini di graffiti e incisioni.
Nell’umido che il mare festoso per le onde
imprime tra memorie e legni
il mio riscatto ha le scorie della compromissione.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

1 Commenti:

Alle 15 febbraio 2020 alle ore 07:59 , Blogger Unknown ha detto...

Poesia dolce, malinconica ma incisiva, in cui il poeta parla di sé e della sua vita con note di alto lirismo e parole che entrano nell’animo di chi legge come punte di diamante. Due sono sempre le componenti dei suoi versi: l’amore e la vita, i cardini dell’esistenza umana. La sua narrazione poetica è un viaggio talora reale, altre di sogno, dentro di sé e le sue intime percezioni e conoscenze. “Paura” esprime l’eterno dubitare dell’essere umano intimorito dal tempo, ago della bilancia che ci avviluppa e ci trascina in un vortice di accadimenti turbinosi e subbugli emozionali. Luminosi, intensi e ricchi, precisi e limati i versi cercano di dare un senso al nostro andare e sfilano come fotogrammi, scavano nel senso del mondo, tracciano e seguono un percorso esistenziale che ferve sotto la responsabilità della chiamata all’ultimo mistero. Nella circolazione del ricordo vivo tra passato e presente - in cui schegge, figure, fatti, momenti e persone del passato si ripresentano rivisitati, potenzialmente riscattati o ricompresi e riscritti – l'Autore tenta di trovare motivazioni per rendere conto a un Sé interiore profondamente legato al buon senso del mondo che nella trama intessuta dal suo pensiero rivela oscillazioni e tagli, sovrapposizioni e incertezze(in un tempo che del turbamento/ha confidenze di grazia e di spine/oltre l’ossessione). Sembra, infine, prevalere la tristezza per gli incanti perduti che nel verso finale raggela ogni speranza (il mio riscatto ha le scorie della compromissione). Proprio per questo, nella consapevolezza piena della resa, ora quel cuore è pronto ad intraprendere il viaggio in campi inesplorati e miti, finalmente libero da interrogativi, timori e indecise tentazioni.
ELLA CIULLA

 

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