Sandro Pignotti – Il tappeto smeraldo---puntoacapo Editrice – Pasturana (Al) – 2019 – pag. 87 - € 10,50
Sandro Pignotti è nato a Sanremo nel 1953; ha pubblicato numerosi libri di poesia ed è autore di due romanzi.
Il tappeto smeraldo, la raccolta del Nostro che prendiamo in considerazione in questa sede, è preceduta da una Nota dell’autore.
Nella suddetta il poeta afferma che la pretesa di esprimere delle vicende con immagini è sempre stata presente, almeno intuitivamente, nella progettazione della sua scrittura.
Pignotti aggiunge che in qualche caso il lavoro di stesura avveniva in modo spontaneo e che, quindi, sempre seguendo l’istinto, sommava in una storia concetti e figure a situazioni di cui all’epoca intuiva un collegamento.
Composito e ben strutturato architettonicamente, il testo è scandito nelle seguenti sezioni: Inverno, Primavera, Estate, Paragrafo I, Paragrafo II e Paragrafo III.
La poetica dell’autore ha per cifra essenziale una scrittura scattante, icastica, leggera, veloce e nervosa, sempre egregiamente controllata.
Si può definire neolirico il linguaggio di Pignotti, anche se conserva, indubbiamente, qualcosa di intellettuale.
Si nota una vena di raffinatezza nel mettere le parole, i sintagmi sulla pagina, in modo non lineare: infatti i versi sono collocati irregolarmente praticamente in ogni componimento.
Questa disposizione, che implica un’avvertita coscienza letteraria, rende il tessuto linguistico intriso di un suo indiscutibile fascino e dà al lettore la sensazione di affondare nella pagina.
Chiarezza, nitore e luminosità connotano il poiein del versificatore che, in un’epoca di orfismi e neosperimentalismi, emerge con una scrittura intrigante, mai banale o elementare e caratterizzata da una elevata originalità nelle poesie tutte differenziate tra loro, ma sotto un comune denominatore formale e stilistico.
Un tema ricorrente in Il tappeto smeraldo è quello di un erotismo dolce e sensuale, che non include, come avviene di solito in poesia, un tu al quale il poeta si rivolge.
Più che l’amata viene detto con urgenza l’amore stesso, attraverso descrizioni di situazioni dalle quali trasudano il pathos dell’eros e della sensualità.
Si avverte la tensione verso una figura femminile che resta controcampo, avvolta nel mistero, anche se sono descritti particolari del suo
abbigliamento e situazioni particolarmente intense, sempre con grande grazia.
Altre tematiche sono quelle della storia e della guerra, affrontate con sapienza ed intensità.
Una scrittura vivida e a tratti visionaria, quella dell’autore, che sembra avere ritrovato, di raccolta in raccolta, una sua dizione inconfondibile.
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Raffaele Piazza
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