giovedì 12 marzo 2020

SEGNALAZIONE VOLUMI = VINCENZO MORETTI


Vincenzo Moretti – Dall’isola nell’isola---Mario Vallone Editore – San Nicolò di Ricadi (VV) - 2019 – pag. 31 - € 8,00

Dall’isola nell’isola, la raccolta di poesie di Vincenzo Moretti che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta un’acuta e sensibile presentazione di Katia Debora Melis e uno scritto introduttivo dell’autore intitolato A chi leggerà.
Tutti i componimenti sono centrati sulla pagina e il libro per la sua unitarietà contenutistica, formale e stilistica può essere considerato un poemetto che ha per tema quello di una natura incantevole vagamente interiorizzata.
Il testo ha inizio con un Prologo diviso in tre parti e che ha un carattere programmatico.
L’isola dell’isola come dice l’autore è l’Ogliastra, un’area della Sardegna che confina con i mari e con i monti, terra che può essere considerata come metaforica isola all’interno dell’isola sarda.
Un tono di sogno ad occhi aperti connota i componimenti di questa nuova raccolta di Moretti e prevale in tutte le poesie una vena affabulante e spontanea, un approccio dell’io poetante stupito davanti ai sembianti, che possono essere paesaggi, elementi di vegetazioni lussureggianti o anche una ragazza che prende il sole a dicembre in armonica fusione con la natura.
Quindi un poiein lirico tout-court che a volte sembra sfiorare l’elegiaco, lavoro nel quale si realizza incontrovertibilmente una linearità dell’incanto che può vagamente ricordare quella del lirici greci o latini.
Anche i componimenti nei quali le varie parti sono suddivise dalla punteggiatura sembrano fluire in lunga ed ininterrotta sequenza e una patina classicistica caratterizza la dizione del poeta.
Inoltre il fatto che tutte le composizioni sono centrate sulla pagina ne accresce il ritmo sincopato che raggiunge effetti di una musicalità di vaga bellezza nello sgorgare le immagini le une dalle altre.
In un panorama poetico contemporaneo nel quale prevalgono gli sperimentalismi e gli orfismi che generano poetiche oscure e di non facile leggibilità sorprende il lavoro di Moretti sempre raffinato e ben cesellato per la sua chiarezza e leggibilità.
Ma non è assolutamente una poesia elementare quella del Nostro anzi è una forma di espressione ricercata sottesa ad una vasta cultura.
E sorprende la capacità del poeta di sapersi stupire e sapere amare veramente i luoghi e le situazioni che descrive con minuziosa precisione.
A volte, nel leggere i versi di questa raccolta, pare di essere di fronte ad una incantatoria melodia e si notano magia e sospensione nei tessuti linguistici icastici e leggeri nello stesso tempo.
In Tu fosti l’acqua di Sardegna il tu al quale il poeta si rivolge rimane in un alone di mistero e ogni suo riferimento resta taciuto.
Si sente in questa composizione il forte attaccamento del poeta alla sua terra e il fluire dell’acqua tra le rocce è detto con urgenza e con precisione e sembra di vedere, visualizzare il paesaggio brullo nel quale fluiscono le acque.
Una raccolta in continuum con Terra di salute, e anche qui prevale una poetica dei luoghi visibili trasfigurati dall’occhio interno dell’io-poetante.
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Raffaele Piazza

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