domenica 5 aprile 2020
SEGNALAZIONE VOLUMI = RAFFAELLA MASSARI
Raffaella Massari – Il punto nascosto---puntoacapo Editrice – Pasturana (AL) – 2020 – pag. 89 - € 13,00
Il punto nascosto, il libro di poesia di Raffaella Massari che prendiamo in considerazione in questa sede, presenta un’acuta e sensibile prefazione di Giorgio Mobili e una nota di Lamberto Garzia ricca di acribia.
Il testo è composito e articolato a livello architettonico nelle sue tre scansioni ciascuna delle quali è a sua volta suddivisa in parti.
Le sezioni, precedute dal componimento breve Eredità, sono le seguenti: Parte prima – Nodo al filo, Parte seconda - Imbastire il punto e Parte Terza – Il punto nascosto.
Una vena vagamente intellettualistica connota il libro e l’atto del cucire detto sempre con urgenza diviene simbolo e metafora del vivere, dell’esistere stesso della poetessa e di ciascuno di noi gettati dalla nascita nella ressa del mondo.
Per gli adulti la vita è fatta di regole da rispettare e di strategie da applicare per raggiungere un equilibrio con sé stessi e con gli altri per arrivare al traguardo della felicità.
Ma nella vita c’è anche il dolore che spesso solo la poesia sa lenire: non a caso nella stessa poesia L’eredità la Massari scrive creando immagini di grande bellezza e fascino affermando di spostare il disordine delle sue malinconie nel cassetto in alto a destra tra i rammendi sospesi in attesa di essere ripresi con l’arte di sua nonna del punto nascosto.
Il suddetto concentratissimo testo ha una rara densità metaforica, sinestesica e semantica di grande spessore e l’icona creata dall’autrice sposto il disordine delle mie malinconie nel cassetto in alto a destra tra i rammendi sospesi è veramente notevole perché se in poesia tutto è sempre presunto si può arrivare a pensare che le stesse malinconie si possono rammendare come stoffe.
E viene in mente la tela che tesseva nell’Odissea Penelope per salvarsi la vita quando tutto nel poema andò bene con il ritorno e la vittoria di Ulisse.
Il tema del filo per cucire riporta anche a quello sempre classico delle tre Parche, Cloto, Lachesi e Atropo che avevano tra le mani il filo della vita e della morte degli esseri umani.
Il riferimento alla nonna diviene metafora delle generazioni che passano in un rassicurante passaggio di testimone dall’una all’altra anche se ogni generazione è connotata da caratteri generali delle epoche tutti differenti tra loro.
Se la vita diviene poeticamente un cucire proprio quel punto nascosto del titolo e della terza sezione diviene un qualcosa che salva proprio per la sua inafferrabilità come se la poetessa avesse seppellito un tesoro preziosissimo essendo solo lei a conoscenza del gesto.
Del resto c’è nella vita di ogni persona e si potrebbe dire soprattutto nell esistenze dei poeti e degli artisti una zona nascosta della coscienza che contiene pensieri mai rivelati a nessuno, idee che salvano da custodire gelosamente in quello che i poeti tedeschi romantici chiamavano giardino segreto.
La scrittura si rivela sempre elegante, raffinata e ben cesellata nel controllo formale assoluto e dominano magia e sospensione.
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Raffaele Piazza
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