sabato 6 giugno 2020

POESIA = ANTONIO SPAGNUOLO

*
“Azzurri”
Trafiggemmo nel cielo alcuni azzurri
pastello,
ché non avevi spazi ad inseguire favole.
Era la storia che spezzava gli anni
tra le mie parole,
la paura di un flauto ferito
da quel dio insolito schermato fra i cespugli,
sgualcendo cattedrali.
Nei solchi il tuo mantello , le unghie
del silenzio per ritorni d’amore,
nel gesto incaute occasioni.
Là dove c’erano glicini o soltanto
segni di una possibile scomparsa,
compaiono le orme delle nostre scansioni,
compaiono i giorni del giardino
che ripete il mio gesto.
Resta sospeso un capogiro
nel quaderno di un’ora.
*
Profumo di carne nel sortilegio della tua cera,
scolpita per stordire,
mentre s’ingorga l’inguine brunito
stringendo anelli e porpore.
Il candore della voce accresce distanze
tra le immagini inesplorate
e la mia alienazione,
rubicondo tranello di quelle luci del giorno,
che mi avvolgono quando sei tra le pareti.
Anche nei silenzi trovo la rete
col segno della fuga, e dai segreti sussurri
l’impossibile carezza della solita illusione.
Ad uno ad uno i cristalli sciolgono riflessi
tra le falangi ed i polpastrelli
nel confondere giorni e licheni.
*
ANTONIO SPAGNUOLO

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