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“Pavone”
A tenermi con se l’onda perenne dal variopinto colore,
pavone che ripete ed aggruma delicati legami.
Adesso come nel dentro di una cozza
rinchiudono i miei desideri quei fantasmi della gioventù,
mentre insiste l’inganno della nuova camicia,
in particolari scomposti, altro dubbio , altri debiti,
frammenti di attrazioni a testimonianza e suffragio
di apparenze.
Poi l’arresto vigilante di notizie, inderogabili magie
di folgorazioni ossessive e di illusioni per giornate contese
ai miei resti contorti.
Anche lo specchio è stanco.
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ANTONIO SPAGNUOLO
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