venerdì 16 ottobre 2020
SEGNALAZIONE VOLUMI = VALERIA SEROFILLI
---------------------VALERIA SEROFILLI: "Taranta d’inchiostro" ----ED. OEDIPUS - 2020----------------------
L’immagine che mi induce il titolo è una macchia d’inchiostro su di un foglio bianco, illibato, pronto a
ricevere scrittura in bella mostra, e invece.. tac, la macchia.
Rovistando dentro quella macchia in punta di penna sorge una ragnatela, il foglio bianco ed illibato ha
pronta la fonte di nutrimento ; Ella, la Poeta, diviene Taranta.
Il tessuto vitale che tiene in vita il ragno, profuso ad oltranza, oggetto di ammirazione , ma anche di
repulsione arcaica è il medesimo che condanna il poeta alla Poesia.
La tela gittata ad arte , non costruita, non pensata, ma intuito ancestrale, richiamo cosmico, nutrice
primigenia, coglie ed intrappola le umili vittime quotidiane assurgendole a soggetti prescelti di quel rito
sacrificale che vuole la Poesia canto di morte, di vita e di trasformazione. E danza: liberatoria , sviscerante e
taumaturgica.
Taranta magica e forsennata, non occorre abilità nell’inseguirne il ritmo,: sincope e armonia è la vita stessa
che scorre sotto gli sguardi e dentro le vene di ciascuno, ma prendere un volo aiuta a seguirne i fili,
partecipare delle direttive, inutile arzigogolare sul punto di partenza o quello d’arrivo, intanto si danzi!,
compiacendo le parole e i millesensi di cui le stesse si compiacciono, vanitose ed imperanti.
Travalicare continenti e sentimenti , spingere il cuore nel piccolo granello umano esplorandone i sogni,
farsi sogno per ogni granello e occhi grandi di bimbo e di donna rubata ai sogni.
Leggerezza è un occhiolino attraverso la tela, un vedere sperando di non essere visti, ma incauta è la vanità,
tutti sanno che ad un certo punto si sveste nel lasciare la scena, ed allora bisogna andare oltre la tela per
cogliere un riflesso di libertà.-----------
Libertà di cavallo che a coda//
scaccia la mosca, questa volta il ragno//
Libertà di poeta//
contro militare costrizione//
di cui tu figlio, mi spiace,//
vivrai l’eterna contraddizione//
Finché una nuova aurora sorgerà//
da poterla rivivere//
con occhi nuovi//
senza mosche-------------
Messina, 15/10/2020-------------- Francesca Cannavò
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