*“Adesso”
Spalancavano aromi i tuoi coturni,
docile fanciulla tredicenne,
ed il piede rosa legato all’autunno
lasciava tracce di presagi ed abbandoni.
Blandito dalla gonna abbandonavo
gli studi per un messaggio insonne
nel deserto delle lunghe attese.
Per l’imbarazzo dei sensi ed il trionfo
delle nudità divenivo selvaggio
nella timida pietra e l’impazienza,
addentando l’assurdità nervosa
di carezze.
Intollerante adesso ribolle il ricordo
ed in bilico mi annulla.
*
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