domenica 11 agosto 2024

SEGNALAZIONE VOLUMI = PASQUALE MESOLELLA


*Pasquale Mesolella : “I giorni della pandemia” – Ed. Pentalinea 2024 – pag. 74 - € 13,00
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Sembra che si sia prodotta una crescente marginalità del genere letterario poesia, o più semplicemente una sua vera e propria “decadenza”, un suo svuotamento e impoverimento culturale a causa dell’indifferenza di un pubblico che non riesce ad amare il testo sul piano intellettuale e critico. Dall’altro, questa situazione di marginalità ha provocato un rinchiudersi degli autori di poesia in un loro ghetto, in una specie di “riserva” o micro–comunità in cui la discussione e l’approfondimento intellettuale e critico non sembrano più costituire un interesse vitale e primario. Fortunatamente però c’è sempre un nucleo ben nutrito di scrittori che sboccia con ardore rincorrendo i secoli senza sosta.
Affondare la penna in un percorso originale allora potrebbe illuminare il tragitto poetico che abbia a confronto l’equilibrio necessario per affascinare il lettore tra sussurri e fulminazioni. Tentare ancora di accrescere il patrimonio di quegli eventi o cambiamenti intervenuti nell’arco dell’esistenza. Pasquale Mesolella con polso fermo e con ricchezza di autoanalisi ci offre un specie di diario, di quaderno, avvolto nella testimonianza che nasce da due periodi divenuti storici per il nostro paese: il tempo del covid e la guerra di ucraina.
Poesie scritte con la partecipazione emotiva più genuina perché segnano pagina dopo pagina il coinvolgimento personale nella quotidianità vissuta, e la traducono nel ritmo genuino della musicalità, tra appunti culturali e miscele di memoria.
“Forse non soccombere come vittime/ sacrificali potremmo/ nello psicotico magma quotidiano./ E credere comunque/ che la comunicazione/ permanente ci scioglierà/ l’enigma della precarietà./ Vagare, vagare ovunque si possa capire/ che oltre la realtà percepita/ anche un altro modo di verità/ esista.”
Tutte le poesie portano bene in evidenza la data di creazione, ed il volume si divide in due sezioni: Un Prologo che dà l’avvio alla poesia “Monade indifesa” e I giorni della pandemia che dà l’avvio alla poesia “Coronavirus”.
“Naviga come pilota impazzito/ il morbo feroce della disperazione. / Silente le case e le vie percorre/ in cerca di vecchi corpi e uomini debilitati/ per deprimere e soffocare.”
Poesia serrata che testimonia il mulinello costrittivo di un periodo negativo con agile scrittura e appassionata armonia. Con semplicità apparente rende ogni testo accessibile ed immediato, attraverso immagini vivide, familiari, suggestive, e metafore accattivanti.
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ANTONIO SPAGNUOLO

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